Recensione: The Infinite Overture pt.1

Di Stefano Vianello - 31 Maggio 2011 - 0:00
The Infinite Overture pt.1
Etichetta:
Genere:
Anno: 2011
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
68

Avevamo lasciato gli Infinity Overture nel novembre 2009 al loro disco di esordio: un buon disco carico di atmosfere leggere e sognanti, non immediato nell’ascolto, ma con diversi punti a favore. Ora, a distanza di meno di due anni ecco arrivare sugli scaffali dei negozi la seconda fatica dell’ambizioso progetto di Niels Vejlyt, intitolata per l’occasione The Infinite Overture pt.1.
Quello che balza subito all’orecchio ascoltando questo album è il netto contrasto tra il sound proposto ora e quel che era quello precedente: le melodie oniriche di Kingdom Of Utopia, infatti, vengono rimpiazzate da partiture dirette, immediate e senza tanti fronzoli. Una virata stilistica che stride parecchio con le basi gettate con il disco di debutto, ma che comunque non perde troppo in originalità e carisma; semplicemente quel che era un sound ricercato ora si fa più grezzo e, se vogliamo far passare il termine, commerciale. L’inserimento di riff di chitarra più pesanti, brani con inserti di cantato in growl e la drastica diminuzione di elementi sinfonici, rendono decisamente più aggressivo questo nuovo capitolo degli Infinity Overture. Anche per questa produzione, Vejlyt si è avvalso della collaborazione di molte punte di diamante del panorama metal internazionale, tra cui spiccano i nomi di Fabio Lione, ormai fortemente ricercato anche all’estero, (la sua partecipazione al tour dei Kamelot in sostituzione di Roy Khan è solo una delle ultime collaborazioni che lo vede protagonista) e Amanda Sommerville, sempre sensuale e passionale in ogni nota cantata.

Il primo brano proposto, The Hunger, è un duetto tra Lione e la Sommerville, introdotto da un lungo assolo di chitarra, melodia portante della canzone stessa, che assume connotati quasi hard rock nel suo sviluppo: i velocissimi assoli nella parte centrale, contrastano molto bene con quella più lenta del cantato, rendendo il tutto molto piacevole.
Con la seconda The Stand, possiamo apprezzare la melodica voce di Kimmie Tenna Nielsen, vocalist “ufficiale” per questo album, coadiuvata dal growl dello stesso Vejlyt, in un pezzo dai tratti leggermente gothic, impreziosito come al solito dall’ottima fantasia negli assoli di chitarra del mastermind.
Angels, una sorta di ballad di stampo gothic, ci propone invece una melodia malinconica in cui finalmente si riesce ad apprezzare molto bene una ricercata base di pianoforte su cui spicca la voce della Nielsen, dolce ma triste al tempo stesso. Buono l’accostamento tra estremo e melodico nel brano Evernight dove le parti in growl, a opera dell’ospite Simon Holm, si amalgamano molto bene alla suadente voce della vocalist danese.
Tra alti e bassi l’album scorre veloce verso la meta finale, senza mai però far gridare al miracolo per qualche riff o passaggio particolarmente inteso da rimanere impresso: nonostante l’ottima tecnica e la molta fantasia, a parte qualche raro episodio, il contenuto di questo The Infinite Overture pt.1 risulta piuttosto anonimo.
Vale la pena citare anche il brano Smoke and Mirrors, dove una Amanda Sommerville davvero in gran forma, insieme a Hjalte Sejr Bertelsen mettono in piedi un duetto davvero elettrizzante in un pezzo carico di groove e precisi assoli di chitarra.

Che dire, un album che lascia spiazzati questo The Infinite Overture pt.1, a causa della drastica virata di stile nelle composizioni che ha perso totalmente quell’atmosfera che aveva reso un successo il disco d’esordio. Sicuramente questo disco non è da buttare, anzi, ci sono diversi episodi molto piacevoli, ma la sensazione di insoddisfazione che rimane alla fine dei nove brani è molto forte. Speriamo che con il prossimo lavoro si torni, almeno in parte, a quelle melodie che ci hanno fatto conoscere e apprezzare gli Infinity Overture in quell’ormai lontano autunno del 2009.

Stefano “Elrond” Vianello

Discutine sul forum nel topic relativo

Tracklist:
01. The Hunger
02. The Stand
03. Angels
04. Evernight
05. Secrets
06. Back From The Past
07. Smoke and Mirrors
08. The Infinite Overture pt. 1
09. Darkness Of Mind

Line-up:
Niels Vejlyt – Guitar, Orchestrations and growl
Kimmie Tenna Nielsen- Vocals
Jakob Vand – Drums
Bernardo Fesch – Bass

Guest Musicians:
Fabio Lione – Vocals on The Hunger
Amanda Somerville – Vocals on The Hunger, Secrets, The Infinite Overture pt. 1, Smoke and Mirrors
Marie Frifelt – Vocals on Back from the Past, Darkness of Mind
Simon Holm – Growl on Smoke and Mirrors, Darkness of Mind, Evernight
Hjalte Sejr Bertelsen – Growl, Smoke and Mirrors
Thomas Jensen – Vocals, on Back from the Past, The Hunger
Mads Damgaard – Piano on Angels, Secrets, The Infinite Overture pt. 1

Ultimi album di Infinity Overture