Recensione: The Key
I Leathermask sono una giovanissima band di Pergine Valsugana, in provincia di Trento, formatasi nel 2011 dal connubio tra il chitarrista Alvise Osti ed il batterista Marco Gambin.
Dopo qualche tempo si aggiungono al duo anche il singer Valerio Luminati ed il bassista Alessandro Buono.
Nella loro breve carriera, la band partecipa a numerosi contest, vincendo un concorso per band emergenti a Riva del Garda.
Nell’estate del 2013 i quattro registrano il loro primo demo “The Key”, contenente tre brani: “Inside-Burnt Generation”, “Motherfucker(s)” e “Lede Mas”, quest’ultima fa riferimento al nome della band che è stata sempre oggetto di fraintendimenti ed errori ortografici e, a detta loro, sempre lo sarà!
Anche se tre tracce sono poche per una valutazione ponderata, quello che emerge da questo lavoro è la buona preparazione tecnica di tutti i componenti.
Andando ad analizzare più nel dettaglio i primi due brani, quello che si evidenzia nella quasi totalità delle opere è un intenso, forte ed energico heavy metal di stampo tradizionale, in cui ritroviamo la maggior parte dei suoni distintivi del genere, tra i quali spiccano maggiormente la chitarra distorta ed i ritmi serrati di batteria.
Questo sound viene però abbandonato verso la fine con “Lede Mas” di stampo più hard rock.
Proprio quest’ultima traccia, che esula dall’ambiente metal, si dimostra essere la più interessante del pacchetto e fa emerge tutto il potenziale della band. Mi riferisco in particolar modo all’ottimo lavoro eseguito dalla chitarra di Alvise, dove riff ed assoli ricordano vagamente lo stile di Vinnie Moore e dell’eclettico Malmsteen, che si integra perfettamente con la voce incisiva del vocalist Valerio.
Sia l’artwork che il titolo dell’album sono legati al gruppo. I quattro componenti vengono rappresentati incatenati da una figura in giacca e cravatta, che sebbene sia sullo sfondo della copertina, risulta essere, in una visuale prospettica, più grande rispetto a loro.
Quello che con questa immagine i Leathermask hanno voluto esprimere, sono le difficoltà che la maggior parte delle band incontra nell’emerge nell’odierno panorama musicale e “The Key” – ovvero la chiave – è quello che serve per liberarsi da queste catene.
Loro, con questo EP, ci sono parzialmente riusciti, ma lo scoglio più grande da superare resta ancora l’autoproduzione.
Infatti la band è attualmente alla ricerca di una casa discografica che creda nelle loro potenzialità e che possa promuoverli quel minimo che basta per farli conoscere anche altrove.
In definitiva, i Leathermask sono senza alcun dubbio un gruppo promettente, sia per capacità tecnica sia espressiva e devono essere adeguatamente premiati, indi per cui l’ascolto è vivamente consigliato, soprattutto a chi mastica heavy metal e hard rock.
Ad ogni modo restiamo in attesa di ulteriori sviluppi…
Nadia “Spugna” Giordano
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