Recensione: The Kingdom
Nel momento di rinascita degli Angra e del debut degli Shaman eccomi a recensire un’altra band brasiliana che segue indubbiamente il trend musicale dei due precedenti gruppi. Gli Wizards suonano power metal sinfonico con leggere influenze prog che mi ricordano i Dream Theather, soprattutto nel suono della batteria. La musica è molto più semplice e ascoltabile di quella dei loro colleghi brasiliani e questo secondo me è un indubbio punto a loro favore, infatti in mezzo al “terremoto sonoro” di molte power metal band degli ultimi periodi, riesco ad apprezzare in maniera più profonda dischi semplici e genuini come questo, in cui la doppia cassa non la fa da padrona, con canzoni veloci ma semplici, da seguire e cantare.
Le canzoni sono tutte di ottima qualità, con una menzione particolare alle prime quattro: “The Kingdom” che parte con basso dal suono cupo per trasportarci in una canzone dai sapori quasi orientali e misteriosi. “King Without a Crown“, canzone corta e veloce con un ritornello centrale coinvolgente e un bridge veramente ben studiato. “Fallen Angels” è la canzone che più ricorda lo stile Angra con molti cambi di tempo.”Riding The Twilight” invece è un inno speed, forse la canzone più semplice e immediata dell’album e comunque una di quelle che creano più trasporto e coinvolgono di più, adattissima ai concerti. Tra le altre canzoni possiamo ricordare “Daydreaming” un powerballad ben riuscita, “The Call Of War” e “Sinners And Saints“. Assolutamente da evitare “Step Back“, in cui ad una cantato normale si sovrappone una doppia cassa veramente ammorbante e continua, il vero punto debole dell’album, senza la quale sarebbe stato sicuramente meglio. Inoltre nella versione europea troviamo presente come bonus track “Freedom“, suite di dieci minuti ben riuscita ed orchestrata, ma comunque di valore nettamente inferiore al resto dell’album.
Il gruppo è al suo quarto album, i primi 2 furono distribuiti solo in Brasile e Giappone, mentre il 3° ha avuto notevoli problemi di produzione e promozione. Con questo quarto lavoro riusciamo finalmente a conoscere questa ottima band che pur proponendoci un metal molto simile ai loro connazionali riescono comunque a ritagliarsi una loro piccola scena sul mercato power sinfonico attuale. Una nota particolare va sicuramente al cantante Christhian Passos che pur non avendo un estensione vocale impressionante riesce a dare un tocco interpretativo notevole ad ogni canzone.
Tracklist:
01) The Kingdom
02) King Without a Crown
03) Fallen Angels
04) Riding The Twilight
05) Daydreaming
06) Willing To Be Free
07) The Call Of War
08) Sinners And Saints
09) Love And Recall
10) Step Back
11) Freedom (Bonus Track)
Written by, David “Enkidu” Bossi, The Wildman