Recensione: The Last Axeman

Di - 23 Maggio 2008 - 0:00
The Last Axeman
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Anno: 2008
Nazione:
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62

I polacchi Crystal Viper, attivi sin dal 2003 in quel di Katowice, balzano alle cronache per possedere dietro al microfono una frontwoman, tale Leather Wych (Marta Gabriel), oltre che per aver presenziato ai dischi tributo di W.A.S.P. , Cirith Ungol e Manilla Road, rispettivamente con i brani Wild Child, Chaos Rising e Flaming Metal System.

Dopo una manciata di demo esce nel 2007 il debutto discografico ufficiale dal titolo The Curse of Crystal Viper, sotto l’egida della Karthago Records: un album pregno di HM Epico che alterna ottimi passaggi a momenti di stanca dettati prevalentemente dell’inesperienza.

Evidentemente, però, il disco riesce a ricevere dei buoni consensi – indiscutibilmente il fascino di una voce femminile all’interno di una band metallara quadrata come i Crystal Viper colpisce ancora! – tanto che già questo 2008 vede l’uscita di The Last Axeman, una sorta di Compilation che, come prevedibile, per ingolosire gli ultras del combo polacco e in generale i fan dei un certo Metallo Eroico, alterna brani inediti, pezzi dal vivo e special guest vari.

The Last Axeman si apre con la già edita title track: quasi quattro minuti di Epic Metal da manuale dai toni spumeggianti e fin qui niente di nuovo. Leggendo la tracklist ci si aspetterebbe il “botto” con il brano numero due, la cover della leggendaria Blood and Gasoline dei Virgin Steele, con nientepopodimeno che gli stessi David DeFeis e Josh Block come ospiti. Ebbene, le attese vengono parzialmente deluse: il pezzo, interpretato dallo stesso singer newyorkese in maniera atipica – anche se tecnicamente impeccabile, come sempre – , non riesce mai veramente a decollare, risultando alla prova dei fatti sfilacciato e sofferente di una produzione non degna di cotanta operazione. Peccato.

Il primo inedito da studio si ha con The Anvil of Hate, un attacco HM in piena regola a metà fra X-Wild e Grave Digger che gode di buoni vocalizzi da parte di Marta. L’altro pezzo nuovo di zecca è The Banshee, scritto appositamente per The Last Axeman. Si tratta senza dubbio del punto più alto raggiunto da questa raccolta: Leather Wych dà il meglio di sé in una ballad acustica con fraseggi a la Hammerfall dove finalmente, grazie a una produzione di livello, riesce ad esprimere appieno le proprie potenzialità vocali, intrecciate a note soavi di piano. Impressionante, nell’occasione, la somiglianza della timbrica di Marta con quella di Doro Pesch.

The Last Axeman in versione con cantato in polacco, a parte la curiosità folkloristica, non aggiunge niente alla release originale in lingua inglese. Segue Flaming Metal Systems (Manilla Road cover), già edita sul tributo uscito per la Solemnity Music nel 2007, con l’apporto di Piotr Luczyk (Kat): rocciosa al punto giusto, con soli di chitarra pregevoli, sufficientemente piacevole e personalizzata con gusto. Discorso completamente a parte per Wild Child degli W.A.S.P. : mal prodotta, moscia e priva della forza d’urto minima necessaria per poter essere considerata quantomeno “passabile”. Si chiude con sei canzoni tratte dal full length dell’anno scorso proposte dal vivo ad Andernach nel 2007. Presentato come Official Bootleg Recording, “gode”, si fa per dire, di tutte le caratteristiche di un bootleg, quindi resa sonora al limite dell’accettabile e valore prevalentemente da un punto di vista collezionistico.

Troppe oscillazioni a livello di produzione minano la resa finale di un prodotto come The Last Axeman, che denota ancora una volta il limite della cantante Leather Wych all’interno dei territori più propriamente speed&epic mentre la conferma assoluta protagonista in ambito slow e affini. Di certo questa uscita, in edizione limitata e dalla copertina accattivante – dell’autore fantasy polacco Tomasz Oracz – , farà comunque la gioia di chi ama possedere certe chicche, al di là dei freddi ragionamenti tecnici.  

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti                

 

Tracklist:
1. The Last Axeman (album version)  
2. Blood And Gasoline (Virgin Steele cover)  
3. The Anvil Of Hate  
4. The Banshee  
5. The Last Axeman (Polish version)  
6. Flaming Metal Systems (Manilla Road cover)  
7. Wild Child (W.A.S.P. cover)  
8. The Island Of The Silver Skull  
9. I Am Leather Witch  
10. Shadows On The Horizon  
11. The Last Axeman  
12. Sleeping Swords  
13. Flaming Metal Systems (Manilla Road cover)

Track 2 con David DeFeis & Josh Block (Virgin Steele)
Track 6 con Piotr Luczyk (Kat)
Track 13 con Gerrit Mutz (Sacred Steel)
Tracks 8-13 official bootleg recording “Live In Andernach 2007”
Track 6 tratta da “A Tribute To Manilla Road” (Solemnity Music)
Track 7 tratta da “A Tribute To W.A.S.P.” (Codiac Records) 

Line-up:
Leather Wych (Marta Gabriel) – vocals
Andy Wave – guitar
Pete Raven – guitar
Dee Key – bass
Golem (Tomasz Danczak) – drums


 

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