Recensione: The Mastery
Eccoli giunti all’undicesimo disco della carriera. Anche gli Accu§er ci sono riusciti. Sono anche loro, per chi non li conoscesse, una di quelle band rinate dopo il collasso del thrash metal di inizio/metà anni Novanta. Come tanti altri in passato, sono stati un gruppo che ha provato ad evolvere sulla scia dei grandi ‘innovatori’ del tempo: Pantera, Sepultura, Machine Head e compagnia al seguito, senza riuscirci.
Caratterizzati da un inizio carriera di grande rispetto, pur non potendo competere con gente come Sodom, Tankard e Kreator, gli Accu§er acquisiscono di diritto il titolo di una delle più importanti band thrash metal tedesche. Ma allora perché non hanno fatto carriera? La loro colpa? Forse aver cercato di sperimentare troppo oppure forse l’esser stati poco intransigenti in una terra che, ancora oggi, fa del raw teutonic thrash un manifesto: o sei dentro o sei fuori… figuriamoci la fine che faceva un gruppo se osava tradire il ‘verbo’ negli anni Ottanta! Ritengo vadano invece rispettati profondamente. Hanno sempre cercato di suonare ciò che volevano; si sono fatti, sì influenzare come tutti, ma non hanno mai peccato di scarsa personalità artistica.
Dagli esordi del thrash teutonico fino all’osso, allo speed metal passando per il thrash dalle influenze bay area. Insomma, nella prima loro parte della carriera hanno saputo ‘spaziare’ con dinamicità tra uno stile all’altro. Arriva poi il 1995 ed esce “Taken by the Throat”, un misto Testament/Sepultura cantato alla Rob Flynn anni Novanta, prodotto con suoni da scantinato, senza alcuno spessore, privo di potenza. In poche parole: un capitolo completamente insostenibile sotto il profilo compositivo. Considerato il periodo difficile, fu la fine.
Nel 2003 i primi accenni di rinascita. Qualche news parla degli Accu§er nuovamente in azione. News passate completamente inosservate anche perché la maggior parte della gente del tempo manco li aveva mai sentiti nominare. Sarà per la spinta dettata dalla rinascita del genere stesso (Nevermore ed Exodus stanno devastando i festival come da anni non si vedeva… per citarne solo due!) oppure dalla necessità di rimettersi in pista data la mediocrità delle uscite metal in generale, fatto sta che qualche anno dopo esce un disco notevole: “Agitation” (2010). E gli Accu§er sono ufficialmente di nuovo in pista. Alla grande!
Lo stile è ormai maturo ed abbastanza costante a livello di standard compositivo: una marcata componente thrash metal, pregno di groove senza peraltro tendere verso il post-thrash melodico stile Machine Head. Il tutto corroborato da suoni moderni, potenti e puliti. E da quel 2010 poco è cambiato.
“The Mastery” suona così: duro e feroce, con una dinamica potente ed un cantato aggressivo. Il songwriting concede molto spazio alle melodie, impreziosite di frequente da un parco soli di grande prestigio ad opera del capace e tecnico Dennis Rybakowski così come già colto nel suo album d’esordio col gruppo, “The Forlorn Divide”. “The Mastery” propone un sound molto compatto in grado di deliziare l’ascolto di chi ama il metal moderno di impatto e dalle costanti sfumature post-thrash.
Considerato che questa uscita consolida il loro modus componendi, possiamo affermare che gli Accu§er si attestano ora ad una delle più rilevanti realtà thrash metal moderne in circolazione. Infine, le registrazioni sono state in grado di enfatizzare tutto ciò grazie allo straordinario lavoro alla consolle dei tecnici dei Gernhart Studio (Tankard, Destruction). Insomma, tutto curato, tutto fresco, tutto pronto per competere in un mercato che riconosce la qualità evidente, sempre e comunque.
Nicola Furlan
