Recensione: The Metal Years: 1982-1985

Di Stefano Ricetti - 21 Gennaio 2009 - 0:00
The Metal Years: 1982-1985
Band: Dark Lord
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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80

Galeotta fu l’estate del 1982 per quattro ragazzi appassionati di HM in quel di Mestre: Paolo Muffato(basso), Alex Masi(chitarra), Sandro Bertoldini(batteria), con il reclutamento di Gable Nalesso(voce), decidono di formare una band heavy metal e di chiamarsi Dark Lord. L’anno successivo vede la luce il Loro primo demo su cassetta, intitolato Painless Tape, contenente la bellezza di dieci canzoni, a sancire la prolificità dei Nostri. Sempre nel 1983 riescono a fare uscire il seminale four track Ep “Dark Lord”, famosissimo vinile dalla copertina nera, che scatena l’immaginario fra gli amanti della Nwoihm, in quel momento ancora povera di uscite ufficiali. Nonostante sul retrocopertina del disco uscito all’epoca risulti tale Al Guariento, le parti di basso sono suonate completamente da Paolo Muffato.

L’entusiasmo del Signore Oscuro è alle stelle, addirittura nel maggio 1984 producono un ulteriore demo, con cinque pezzi inediti. Come accade però a tanti altri act pieni di speranza attraverso lo stivale tutto, le delusioni sono dietro l’angolo, l’egocentrismo travalica il rispetto, i sogni si sgretolano e le line-up ne pagano le conseguenze. Uno dei pistoni fondamentali del Dark Lord sound cessa di funzionare: Paolo Muffato lascia la band, seguito poco tempo dopo dal singer Gable Nalesso, che formerà in futuro i Severance. Sembra la fine. Il tempo porta consiglio e la passione per l’HM può più di migliaia di prediche: attorno al ritrovato bassista originale rinasce il progetto Dark Lord e dietro al microfono svetta – anche per la notevole statura –, il nuovo entrato Emanuel Jenée.

Di nuovo notevole la quantità di materiale scritta in quel periodo. Dopo tanto lavoro iniziano le soddisfazioni, quelle vere: sulla spinta adrenalinica scaturita dalla notizia di accompagnare in qualità di supporter gli Stallions Of The Highway inglesi Saxon durante le date dell’Italian Tour, i Dark Lord nel 1985 rilasciano il secondo Ep della carriera, intitolato State Of Rock, presentato in sede live proprio in quei frangenti. L’estasi dura poco, però. Paolo Muffato si occupa delle parti di basso del disco ma esce per la seconda volta dai Dark Lord, tanto che sul retro di State Of Rock viene tributato Renzo Zulian alle quattro corde. Il vero salto di qualità non avviene, per le solite logiche ottuse e perverse del mercato italico, miste a beghe interne. Alex Masi lascia definitivamente la band, si trasferisce con alterne fortune a Los Angeles e chiude, di fatto, la prima parte della storia del lagunari. La seconda, quella con Alex De Rosso all’ascia, continua qui  

Tutto questo pistolotto per tirare la volata a The Metal Years 1982-1985, un gioiello in Cd uscito da quella fucina inesauribile di ripescaggio Nwoihm che è la Heart Of Steel Records, nell’occasione sotto l’egida della label Steelheart Memories. Quindici sono i pezzi proposti, in versione remaster, accompagnati da un booklet da orgasmo per tutti i nostalgici: all’interno vi sono le copertine, complete di retro, sia di “Dark Lord” che di State Of Rock, occupando quattro pagine. Seguono gli articoli dell’epoca tratti da Rockerilla, Rockstar e dall’americana Faces Rocks frammisti alle foto, in varie fogge, dei quattro Dark Lord. Ciliegina sulla torta, un executive producer di razza come Sandro Buti, collega di alto rango e grande appassionato dell’HM anni Ottanta. Infine, copertina da urlo, roba da quadro appeso in sala.        

Riguardo l’Ep “Dark Lord” del 1983 mi permetto di riportare a grandi linee quanto da me scritto in occasione della storia della New Wave Of Italian Heavy Metal, uscita due anni fa sulla rivista Metal Maniac. Si parte con Lonely Ways, brano registrato dal vivo che purtroppo pecca parecchio nell’incisione consegnandoci però i nostri in gran spolvero. Segue In the Middle Of the Night, dal sapore vagamente oscuro senza disdegnare partiture tipicamente heavy. La terza traccia consiste nella pesantissima (per l’epoca) Satan’s Hammer, dove fanno capolino atmosfere ammorbate del nero verbo Black Sabbath e richiami ai più giovani Angel Witch, il tutto proposto in chiave ipervitaminizzata, una sorta di Slayer ante litteram. Si chiude con il cavallo di battaglia Dark Lord, anthem dall’innovativo riff portante, dove il potente singer Gable Nalesso, qui in versione epica, è letteralmente sugli scudi, coadiuvato dall’axe hero Alex Masi.

Le tracce dalla 5 alla 6 appartengono al Painless Tape: Red Fire è un esercizio chitarristico, seguito da Is It My Way, figliastro degenere – e degenerato – della Nwobhm. Il Master del 1984 si apre con Lady Sky Drive, e si cambia decisamente livello: il singer domina gli altri tre “lord” certificando definitivamente e a pieni polmoni l’appellativo di Ronnie James Dio italiano in un pezzo cadenzato che grida vendetta ancora oggi. Fly Away corre veloce some una Superbike, Strive For Your Life incarna il gusto sopraffino del songwriting dei Dark Lord: lenta, inesorabile nel crescendo e di livello internazionale. Angel’s Attack, come da nome, è un attacco di speed HM in pieno viso, sugli stilemi dei Saxon più cattivi e la terza tranche di Metal Years si chiude con Dead Lover, in pratica un tributo all’ex singer dei Black Sabbath.

Cambio di cantante e di genere nelle successive quattro canzoni: State Of Rock irrompe tramite Killing Your Enemy, che segna la svolta “americana” dei Nostri. Si prosegue con la title track, invero niente di impressionante, piuttosto sfilacciata nei cori e nell’arrangiamento. Shoot Your Gun paga pegno ai Dokken ma spacca di brutto: si tratta di una cavalcata galoppante davvero entusiasmante con l’ascia di Alex Masi al servizio della band e non di se stesso. Cala il sipario sull’Ep del 1985 e l’intero The Metal Years 1982-1985 attraverso le note suadenti di Come Back Home, una ballad struggente che molti altri avrebbe voluto scrivere, nonostante la semplicità di fondo, degnamente interpretata da Emanuel Jenée.              

La storia del Metallo tricolore passa da qui.

Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

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Tracklist:

“Dark Lord” Ep 1983

1. Lonely Ways  
2. In The Middle Of The Night 
3. Satan’s Hammer  
4. Dark Lord  

“Outtakes from the Dark Lord Ep” – “Painless Tapes” 1983

5. Red Fire  
6. Is It My Way  

“Unreleased Master Tape Demo” 1984

7. Lady Sky Drive  
8. Fly Away  
9. Strive For Your Life  
10. Angel’s Attack  
11. Dead Lover  

“State Of Rock” EP 1985

12. Killing Your Enemy  
13. State Of Rock  
14. Shoot Your Gun  
15. Come Back Home

 

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