Recensione: The Passing

Di Federico Mahmoud - 25 Agosto 2008 - 0:00
The Passing
Band: Machinery
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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70

Da qualche mese è disponibile The Passing, secondo sigillo degli svedesi Machinery. La band originaria di Stoccolma aveva debuttato nel 2006 con Degeneration, prodotto capace di smuovere le acque del mercato nonostante una formula ancora in definizione; nel frattempo il gruppo ha firmato un contratto con la Regain Records e arruolato il chitarrista Mano Lewys, rimpiazzo di Markus Isberg. Il nuovo album può beneficiare di un songwriting più maturo ed equilibrato, nonostante l’improbabile definizione thrash / epic / groove incisa a chiare lettere sui flyer promozionali; persiste lo spettro dei Nevermore (subito indicati, al pari dei più giovani Communic, quali punti di riferimento), ma Michael Isberg e soci hanno imboccato la strada giusta.

Il proverbiale eclettismo della band, che in passato aveva tentato di combinare (con risultati alterni) elementi di black, death, thrash e heavy metal non è andato perduto, ma un approccio più moderato nelle commistioni garantisce continuità tra un brano e l’altro. Reason Is The Truth e Delirium In Vengeance, gli unici episodi veramente tirati del platter, rievocano i primordi del gruppo; la prima traccia è una bordata death / thrash che andrebbe invertita con Cold, opener monolitica ma più funzionale in seconda battuta. È tuttavia nei pezzi più ragionati che emerge la personalità del gruppo, alle prese con composizioni di lunga durata (ben cinque intorno ai sei minuti) e dotate di grande fascino; decisivo il contributo del tastierista Fredrik Klingvall, mai sopra le righe eppure perfettamente inserito nella manovra di squadra. Un paio di episodi ridondanti (I Divine e Dead Man) non cancellano le buone intuizioni mostrate in Bloodline (maestoso l’incipit) o nella conclusiva Waiting For The Wave, in cui prevale l’anima melodica del quintetto. A metà strada si colloca la title-track, prototipo di thrash moderno con chitarre glaciali, sezione ritmica martellante e suoni al limite dell’industriale. La qualità degli arrangiamenti è il punto di forza del lavoro, che vanta una produzione davvero competitiva; purtroppo manca il refrain killer che dia risalto alle corde vocali di Michael Isberg, per la verità piuttosto abile nel destreggiarsi tra clean vocals e registri gutturali.

The Passing è un album di transizione, cruciale per svincolarsi dalla nomea di clone-band e gettare le fondamenta per un futuro da protagonisti. Un ulteriore passo in avanti, auspicabile con il terzo full-length, potrebbe rappresentare la definitiva quadratura del cerchio.

Federico Mahmoud

Tracklist:
01 Cold
02 Reason Is The Truth
03 I Divine
04 Dead Man
05 Delirium In Vengeance
06 Bloodline
07 Decide By Pain
08 The Passing
09 Waiting For The Wave

MySpace: http://www.myspace.com/machineryswe

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