Recensione: The Reckoning
Era davvero tanta la curiosità di sentire gli Iced Earth con Ripper Owens alla voce, è la prima occasione di sentire l’ex vocalist dei Priest con la band è rappresentata da questo “The Reckoning”, singolo apripista per il nuovo “The Glorious Burden”.
La title track di uesto singolo viene aperta subito da un ritornello che fa subito capire che gli Iced Earth non hanno cambiato di una virgola il loro stile, molto in linea col loro classico suono anche la strofa, con le solite chitarre che macinano riff su riff, peccato che il suono non mi sia semb5rato particolarmente potente. La prova di Ripper mi è parsa decisamente buona e in grado di adattarsi piuttosto bene allo stile del gruppo. Peccato che la versione contenuta nel mio promo sia tagliata e che quindi non mi permetta di dare un giudizio completo sul brano.
La seguente “When the Eagles Cry” in versione unplugged invece mi è parsa piuttosto banale, con proprio Owens che su un brano del genere pare non essere a suo agio, anche la canzone, come già ho detto prima, non mi pare essere particolarmente brillante, spero che la versione “normale” presente sul nuovo album possa essere migliore.
È poi il turno di Valley Forge, altro brano con un inizio caratterizzato da chitarre acustiche che fano da preludio ad un mid tempo che dal vivo potrebbe rendere molto bene, ma che su disco lascia un po’ l’amaro in bocca, anche in questo caso Ripper non appare al meglio, compice anche un brano a mio parere scritto sulla voce del vecchio vocalist Matthew Barlow, se dietro al microfono ci fosse ancora il rossocrinito singer sono sicuro che la canzone avrebbe tutto un altro sapore, purtroppo anche in questo caso il brano è tagliato.
La conclusiva Hollow Man è un altro brano piuttosto lento e giocato sull’alternarsi di parti acustiche ad altre più pesanti, ma anche in questo caso gli Iced Earth non riescono a convincere del tutto.
I suoni, come ho già accennato prima non mi sono sembrati un granchè, certo sono molto nitidi e puliti ma non mi sembra che riescano ad infondere ai brani la potenza di cui necessitano.
Di certo Ripper ha dimostrato di trovarsi più a suo agio su un brano piuttosto veloce come “The Reckoning” piuttosto che su canzoni più lente come le altre presenti su questo singolo, spero solo che sull’album il cantante abbia qualche canzone in più per mettere in mostra le sue qualità su pezzi più adatti alla sua voce, così come spero anche che la band riesca a mostrare qualcosa di più convincente in fase di songwriting