Recensione: The Reckoning

Di Manuel Gregorin - 14 Luglio 2021 - 18:35
The Reckoning
Etichetta:
Genere: Heavy 
Anno: 2021
Nazione:
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75

Sembra che Frontiers ci abbia veramente preso gusto con questi album di duetti.
La formula, come tutti avranno già intuito, è molto semplice: si prendono i cantanti di due band distinte che abbiano però delle affinità in comune, che siano musicali, territoriali o di altro ancora, gli si mette a disposizione dei musicisti adeguati e si procede con la battaglia canora in una sfida fino all’ultima nota.
Questa volta è un duello al femminile: le voci in campo sono quella di Noora Louhimo dei Battle Beast e di Netta Laurenne degli Smackbound in quello che si preannuncia come un interessante derby finlandese, visto che entrambe le riot girl provengono dalla terra delle renne e di Babbo Natale.
Stando alle parole di Noora Louhimo comunque questo progetto le frullava in testa già da qualche anno finché con l’arrivo della pandemia di covid 19 ed il conseguente annullamento di tutte le attività live si è finalmente presentata l’opportunità di trovare il tempo da dedicare all’idea. Una volta contattata Netta Laurenne –  subito dimostratasi entusiasta – le due si sono messe al lavoro. Oltre alle due vocalist sono coinvolti anche Nino Laurenne dei Thunderstone (marito di Nora) ad occuparsi delle parti di chitarra e coautore dei brani ed il batterista Sampo Haapaniemi.
Una volta imbastita la corazzata finlandese, con il supporto e la supervisione di Frontiers, le due vocalist sono state pronte a sferrare il loro attacco.

Il prodotto è un bell’insieme di metal melodico con non pochi richiami al hard rock-metal sullo stile degli storici Warlock e di Doro Pesch senza però tralasciare le band di origine di Nora e Netta.
La resa dei conti (The Reckoning come appunto intitola questa fatica) inizia con “Time To Kill The Night” a cui fa subito seguito proprio “The Reckoning“: due brani di buona qualità impostati su tempi medi in cui grinta e melodia si intrecciano sui doppi vocalizzi delle due cantanti in pista. Un riff di chitarra granitico annuncia “Tongue Of Dirt“, un pezzo un po’ più ruvido dove comunque non mancano indovinati passaggi melodici, mentre in “Striking Like A Thunder” si strizza l’occhio a sonorità più commerciali che culminano nel ritornello molto catchy…
Caratteristiche che lo candiderebbero ad un potenziale singolo: invece per questo ruolo la band ci coglie di sorpresa puntando sulla successiva “Bitch Fire“, un brano decisamente più improntato su un metal d’impatto alla Primal Fear nonché ai loro mentori Judas Priest. I riff di Nino Laurenne ci grandinano addosso con la delicatezza di una sassaiola.

Arriviamo così al capitolo soft di questo lavoro: “Hurricane Love“, una ballata dove la coppia Laurence-Louhimo si cimenta in una versione più romantica e intimista. Un piccolo break prima di ripartire con “To The Wall“, un pezzo roccioso e vivace che richiama alla mente alcune cose dei Battle Beast.
Effettivamente, come già specificato, durante lo scorrere di questo The Reckoning fanno spesso capolinea richiami alle band di origine delle due vocalist, anche se bisogna dire in maggior percentuale quella di Noora Louhimo che non della collega Laurenne. Forse il motivo è da ricercare nel fatto che, a differenza dei Battle Beast, gli Smackbound hanno pubblicato solo un album e non hanno ancora del tutto sviluppato uno stile riconoscibile all’istante.
Particolare questo che però non influisce sulla prestazione di Netta Laurenne, sempre all’ altezza della situazione.

Sì torna a tirare un po’ il fiato con “Viper’s Kiss“, una semi ballad non proprio originalissima ma comunque interessante e godibile. Un piccolo break prima di “Walk Through Fire” un brano dalle ritmiche roventi proprio come una passeggiata in mezzo alle fiamme dove aggressività e melodia si fondono in una composizione che porta il tipico marchio di fabbrica della scena metal nord europea. Giungiamo così alla conclusiva “Dancers Of Truth“, un mid tempo dall’andamento orientaleggiante ad accompagnare il cantato suadente di Netta e Nora che diventa più aggressivo nella parte centrale, fino all’assolo, per poi svanire sul finale fra ritmiche di chitarre, batteria cadenzata e suoni di sitar a creare un’atmosfera dal sapore mistico.

Sì conclude così questo The Reckoning, un album sicuramente interessante dove vengono messe a confronto due fra le più promettenti female voices della scena metal contemporanea.
Ma alla fine la sfida fra Noora Louhimo e Netta Laurenne chi l’ha vinta??
Nessuno, perché questi progetti dubitiamo siano da intendere come una gara fra chi è più bravo, chi prende la nota più alta o chi sfoggia l’armonia più elaborata. In sostanza non stiamo parlando della finale degli europei dove ci deve essere per forza un vincitore, si tratta semplicemente di una collaborazione fra musicisti in cuiognuno in un modo o nell’ altro da il suo contributo.
Poi chi ascolta può anche avere preferenze ma sono opinioni personali.
Quì, quello che conta è che ci sia della buona musica, ed è quello che le due cantanti scandinave ci offrono.
Magari non sarà ne la migliore in assoluto e nemmeno la più innovativa, ma comunque 40 minuti di piacevole ascolto non ce li toglie nessuno…

 

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