Recensione: The Revenge
Che mazzata! Ed è solo un demo! Già dal primo ascolto “The Revenge” stupisce. Il quartetto friulano è l’ennesima conferma del talento dell’underground italiano. I Warfare sono giovani, ma sembra abbiano già le idee chiare, sopratutto quando c’è da menare gli strumenti. Perché se la loro intenzione era quella di suonare thrash, ovvero percuotere violentemente tutto quello che capita a tiro, allora hanno fatto indubbiamente centro.
Sono quattro i brani che compongono questo demo d’esordio. Pochi per poter pronosticare un futuro brillante, ma alla luce dei fatti sufficienti a dar quella speranza che, dopo molto lavoro, potrebbe far spiccare il salto di qualità – ovvero un full-length d’esordio di tutto rispetto. Ritmiche, soli, sezioni vocali e soluzioni tecniche lasciano presagire un futuro interessante e pieno di soddisfazioni. I contenuti vertono su un thrash metal aggressivo, consacrato tempo addietro dai più brillanti allievi della bay area, quella che per ben intendersi strizzava l’occhio alle produzioni dei più nervosi Atrophy, Exodus e Defiance (tutto con le debite proporzioni naturalmente). Non di rado le sezioni ritmiche si lasciano andare al post-thrash, con concessioni al groove davvero ammirevoli erette su rocciosi riff cari ai Pantera. Anche una valutazione dei singoli non può che esser favorevole. Su tutte la prova del duo chitarristico Davide Pandolfo/Cristiano Antonutti con il primo dotato di una voce matura e molto espressiva e il secondo autore di alcuni riff interessanti e di grande presa. La produzione lascia invece a desiderare. Spesso contraddistinta da toni intorbiditi dagli echi, soffoca il sound e limita l’impatto che gli stacchi ritmici ideati avrebbero avuto in condizioni di missaggio (ma sarà poi stato fatto?) più attento. Ferma restando gli standard audio dei demo, un maggior sforzo nel raffinare il sound avrebbe reso il disco più completo e apprezzabile. Oggi come oggi non sembra poi un impegno così difficile da mettere in pratica!
“The Revenge” è il classico demo che pronostica un esordio discografico di valore, sopratutto per le buone idee espresse. La strada intrapresa è quella giusta, ora si tratta solo di tener d’occhio la cima e cercar di raggiungerla al più presto. Nello zaino sembra esserci tutto l’occorrente perché il sogno si realizzi.
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Nicola Furlan
Tracklist:
01 No Mercy For The Dying
02 Kill To Live Again
03 Faith And Blood
04 Warfare
Line-Up:
Davide Pandolfo: Vocals, Guitar
Cristiano Antonutti: Guitar
Gabriele Antonutti: Bass
Giacomo Salvadori: Drums