Recensione: The Richie Zito Project
Con il progetto Avalon si ritorna ancora una volta a parlare di “all star band”.
Dietro al monicker in questione, infatti, si cela il rinomato producer Richie Zito – vecchia volpe del panorama rock mondiale, già responsabile dei suoni in numerosi prodotti di Bad English, Cheap Trick, Joe Cocker, Tyketto, Mr.Big, White Lion e The Cult – che grazie all’imbeccata della solita Frontiers Records, ha potuto coronare il sogno di portare alla luce un album impreziosito dalla collaborazione di una lunga lista di guest stars, coinvolti a vario titolo nella realizzazione di questo “Avalon – The Richie Zito Project”.
Nomi altisonanti (come si conviene per una produzione di questa natura) quelli scelti: Joe Lynn Turner, Hugo Valenti, Danny Vaughn, Eddie Money, Eric Martin, Philip Bardowell, Joseph Williams, Giorgio Moroder e Richie Kotzen sono alcuni degli ospiti, tra gli altri, fatti partecipi nella creazione di un discreto platter incentrato su tonalità AOR di classe e buon gusto, riservato ai cultori della melodia e della raffinatezza sonora.
Poco da dire in merito alla bravura degli artisti, navigati esponenti di un genere attualmente in notevole crescita, qualche nota di biasimo è di certo invece rilevabile per quanto concerne la qualità dei suoni e della produzione, non troppo azzeccata per un cd di questo tipo, talvolta poco brillante e non adeguatamente “pulita”. Elemento questo di grande sorpresa, considerando che il responsabile risulta essere lo stesso Mr. Zito, conosciuto nell’ambiente come uno dei “mestieranti” del mixer più esperti, tecnici e geniali presenti a livello mondiale.
Per nulla sgradevole al contrario il songwriting, che non emerge per originalità o spunti particolarmente innovativi (cose che nell’AOR non sono comunque necessarie), ma sa offrire una manciata di motivi a tratti piacevoli e di facile ascolto.
Tra questi sono da segnalare senz’altro quattro brani presenti originariamente sul cd “Beat Street” dei Prism (1983), storica AOR band in cui Zito ricopriva il ruolo di chitarrista: “Blue Collar”, qui con Hugo alla voce, “Is He Better Than Me” magistralmente eseguita dal grandissimo Joe Lynn Turner, “Nightmare”, interpretata da Eddie Money e “I Don’t Want To Want You” ad opera del sempre ottimo Eric Martin.
Oltre agli episodi testé citati, interessanti inoltre anche la bucolica e quasi celtica “Oh Samantha” (Joseph Williams) e la title track “Avalon” (Danny Vaughn), mentre la palma di “best track” va invece alla splendida e solarissima “I Cant Forget You”, eccellente episodio intonato da Philip Bardowell che spicca per bellezza della melodia e pienezza d’atmosfera, a suggellare un disco di qualità ragionevole e di buon valore.
Prodotto discreto quindi, in grado di riservare qualche spunto interessante sebbene non di livello assoluto o da alta classifica.
Peccato per le gravi carenze in sede di produzione, che penalizzano nettamente il risultato finale, in ogni modo “Avalon – The Richie Zito Project” è alla resa dei conti un disco di qualche interesse per gli appassionati di AOR e può di certo valere un attento ascolto, quanto meno in ossequio allo spessore degli ospiti presenti.
Nulla di essenziale ma comunque apprezzabile.
Tracklist:
01. Blue Collar
02. Is He Better Than Me?
03. Nightmare
04. Oh Samantha
05. Avalon
06. Life Got In The Way
07. Blue Monday
08. Forever I Will
09. I Can’t Forget You
10. I Put My Life In Your Hands
11. Good Things Take Time
12. I Don’t Want To Want You
Line Up:
Richie Zito – Chitarra / Basso / Synth
Hugo Valenti – Voce
Joe Lynn Turner – Voce
Eddie Money – Voce
Joseph Williams – Voce
Danny Vaughn – Voce
Eric Martin – Voce
Giorgio Moroder – Voce
Richie Kotzen – Voce / Chitarra
Philip Bardowell – Voce
Tommy Decker – Batteria
Greg Bissonette – Batteria
Jason Turbin – Piano
Joey Carbone – Piano
Marcus Brown – Tastiere