Recensione: The Roaring Of Dreams
Ed eccolo il tanto atteso nuovo capitolo dei Pride Of Lions, la band guidata da Jim Peterik e Toby Hitchcock che più di ogni altra ha saputo negli ultimi anni soddisfare le aspettative ed i desideri del sempre esigente pubblico AOR, sfornando una accoppiata di albums perfetti e dal livello impressionante, infarciti da potenziali hit singles ed ormai entrati di diritto nella hall of fame del genere.
Rimembrando il proverbiale adagio che identifica la terza prova come quella della maturità e decisiva consacrazione, era dunque palpabile l’attesa per quello che, a tutti gli effetti, era l’ipotetico trampolino di lancio definitivo verso lo status di “King of AOR”, di band guida di un settore che, come il fuoco sotto la cenere, era alla costante ricerca di nuove emozioni e grandi artisti a cui riferirsi per divampare nuovamente in tutto il proprio fascino.
Consapevoli della crescente popolarità e dell’importanza del momento, Peterik, Hitchcock ed i loro fieri collaboratori, hanno dunque cercato di non lasciare nulla al caso nel chiaro intento di confezionare un prodotto da consegnare agli annali della storia del rock.
Il risultato? Semplicemente, straordinariamente e magnificamente perfetto…
Data per scontata la leggendaria bravura ed il talento sconfinato degli artisti coinvolti, davvero riusciva difficile pensare che il buon Jim Peterik, dopo tanti anni trascorsi a comporre melodie per se e per altri, avesse ancora in serbo così tanta grazia da sciorinare al mondo con cotanto orgoglio e disinvoltura.
Lo avrete già capito, ‘The Roaring Of Dreams’ è un album di tale portata da ridefinire, con tutta probabilità, i canoni del class rock / AOR del nuovo millennio, ponendosi come nuovo termine di paragone del genere: melodie eccitanti ed edulcorate, linee vocali intense ma mai stucchevoli (interpretate in maniera superba da un Hitchcock impressionante), una gioiosità di fondo viva e concreta, unite ad una abilità incredibile nello sfornare hooklines avvincenti e ad una produzione senza sbavature.
Caratteri distintivi del miglior rock adulto da sempre, riproposti però con una potenza visiva ed una capacità di coinvolgimento sconosciuta ormai da anni e riservata nel passato a pochi ed unici eletti.
Da capogiro la scaletta, colma di brani dove il termine “perfezione” riecheggia con persistente costanza tanto da rendere del tutto accademico ed ozioso il citarne alcuni piuttosto di altri.
Personalmente ho avuto un principio di svenimento nell’ascoltare gli attimi di grandissima classe musicale presenti in pezzi come ‘Secret Of The Way’ e ‘Love Eternal Flame’, così vicini al paradiso AOR evocante immagini fatte di cielo blu ed orizzonti infiniti, da apparire quasi irreali ed intoccabili nella propria magica ed incontaminata atmosfera, ma è in ogni dove che la grazia e la grandeur tipica dei Pride Of Lions hanno l’ultima parola.
Le emozioni abbondano a profusione e si annidano in ogni anfratto, i tocchi di classe ed i colpi di magia sono disseminati lungo l’intero percorso ed il campionario di suoni, effetti e trovate melodiche a cui Peterik ci ha da anni abituati, è qui riproposto al proprio massimo, sublimato da una forma creativa estasiante ed illimitata e da una maestria esecutiva ad opera della band, di livello assoluto quasi terrificante.
‘The Roaring Of Dreams’ è un disco sensazionale ed intriso di grandi suggestioni che farà parlare a lungo di se e trascinerà nuovi consensi alla causa dell’AOR.
Tre parole collaborano a suggellare questa veloce analisi: scintillante, intenso, dinamico.
Innumerevoli sarebbero i particolari ed infiniti gli aspetti che si potrebbero trattare e descrivere, ma per dovere di sintesi, questa, in brevissimo è la definizione più calzante della nuova fatica dei Pride Of Lions.
Impossibile esimersi dal consigliare questa splendida creazione agli amanti del genere – che probabilmente già avranno pianificato l’acquisto da tempo – l’invito ad ascoltare ‘The Roaring Of Dreams’ è comunque esteso anche a chi con questo tipo di sonorità non ha grande confidenza.
I capolavori vanno sempre presi in considerazione ad ogni livello, e questa volta, senza timore di eccessivi trionfalismi, è necessario tributare il giusto plauso ad un album straordinario che, al di là di ogni possibile dubbio, va ad inserirsi a pieno merito in suddetta categoria.
Imperdibile!
Tracklist:
01. Heaven On Earth
02. Book Of Life
03. Love’s Eternal Flame
04. Language Of The Hearth
05. Let Me Let You Go
06. Faithful Heart
07. Defying Gravity
08. The Roaring Of Dreams
09. Secret Of The Way
10. Astonish You
11. Tall Ships
12. Turnaround (duetto con Tori Hitchcock)
Line Up:
Jim Peterik – Chitarra / Voce / Tastiera
Toby Hitchcock – Voce
Mike Aquino – Chitarra
Ed Brekenfield – Batteria
Christian Cullen – Tastiera
