Recensione: The Second Coming
The Second Coming è, come da titolo, il secondo album degli “inglesi” Eden’s Curse, band votata a un heavy metal melodico fatto di riff ruffiani e di facile presa, melodie vocali immediate e sezione ritmica quadrata e compatta. È chiaro quindi, ed è giusto dirlo subito in apertura, che di novità non ne troverete certo in questo disco; è comunque altrettanto vero che di sano metal melodico “zuccheroso” ne troverete a volontà! Non metal roccioso sia ben chiaro: gli Eden’s Curse (qui trovate l’intervista) puntano principalmente sulle melodie vocali e in riff di chitarra d’impatto che spesso vanno a sconfinare in sonorità più vicine all’hard rock. In particolar modo le caratteristiche principali della band si delineano nella voce pulita e abbastanza calda di Michael Eden, nella chitarra sempre precisa e dinamica di Thorsten Koehne e nelle tastiere di Ferdy Doernberg, quest’ultimo già noto come produttore e per la sua militanza negli Axel Rudi Pell band. Completano la formazione il bassista Paul Logue e il batterista Pete Newdeck.
L’album non è male, si ascolta piacevolmente, ma alla lunga si fa fatica ad assimilarlo a causa di brani a volte privi di mordente, composti di mestiere e che non riesco a fare presa sull’ascoltatore. Spesso si ha la sensazione del già sentito e, invece di premere un po’ di più sull’aggressività, i nostri cercano in tutti i modi di tirare fuori dai loro brani melodie di facile assimilazione. Il risultato è raggiunto, ma così facendo i brani non decollano, rimangono un po’ insipidi e, in qualche passaggio, noiosi. Nei brani più “tirati” invece si scoprono aspetti interessanti, che fondano le loro radici in un heavy teutonico (in alcuni passaggi ricordano i Grave Digger dei tempi andati).
Non volendo essere comunque una troncatura sul nascere, è giusto analizzare i brani che più mi hanno colpito, partendo da Masquerade Ball, che si apre con riff alla Grave Digger per poi continuare su lidi melodici e potenti. La canzone ha il suo punto forte nel trascinante chorus e nei bellissimi duetti Koehne/Doernberg. Pregevole è anche la seguente Angels & Demons, dove Eden intreccia la sua voce con la brava Pamela Moore. Il risulato è un pezzo da singolo, immediato, piacevole da ascoltare in macchina! Nonostante si rallentino i ritmi, riuscita è anche la seguente Just Like Judas, dove gli Eden’s Curse riescono nell’intento di proporre un brano radicalmente anni ’80 e che riesce a rendersi trascinante grazie al suo incedere, soprattutto nel chorus. Più rock oriented è Sall On. Purtroppo, nonostante un ottimo avvio, l’album da qui in poi si appiattisce, presentando brani anonimi, sicuramente ben suonati e con belle melodie, ma che, come detto precedentemente, non riescono a lasciare il segno. Brani come West Wind Blows, Signs Of Your Life, nonostante dei buoni inizi, si spengono, ripetendo all’interno del brano la stessa melodia all’infinito e, a volte, sconfinando in chorus troppo semplicistici. Menzione particolare va fatta comunque per il lento Man Against The World, ottimamente arrangiato e curato dal bravo Doernberg, e per la grintosa Raven’s Revenge, dove gli inglesi, tirando fuori gli attributi, propongono un brano che può finalmente essere detto ispirato!
Al termine dell’analisi si può affermare che, in fin dei conti, non c’è nulla che non vada in questo lavoro: le melodie sono buone, la produzione anche di più. Vi sono capitoli godibili, energici, melodici e trascinanti, ma tra questi vi sono altre lacune che uccidono il ritmo dell’album, brani dove purtroppo non basta una chitarra distorta per rendere una melodia quasi pop/rock, una metal song!
Per chi vuol concedere una pausa ai propri timpani ed è alla ricerca di ascolti non impegnativi.
Roberto “Van Helsing” Gallerani
Tracklist:
1. Reign Of Terror (Intro)
2. Masquerade Ball
3. Angels & Demons * MySpace *
4. Just Like Judas * MySpace *
5. Sall On
6. Lost In Wonderland
7. West Wind Blows
8. Signs Of Your Life
9. Man Against The World * MySpace *
10. Raven’s Revenge
11. Lost Soul * MySpace *
12. Games People Play
13. Ride The Storm