Recensione: The Snow Goose
I Camel sono generalmente un gruppo poco considerato, ma hanno dato un grande contributo in ambito prog rock con ottimi lavori del calibro di “Mirage”, “Moonmadness” e di questo “The Snow Goose”.
Personalmente non credo abbiano molto da invidiare a gruppi più blasonati (Yes, King Crimson, Genesis ecc.). E’ vero, in una scena così ricca, come quella prog di quel periodo, era un po’ difficile emergere in pieno, ma i Camel hanno saputo sviluppare un’identita personale ed un sound inconfondibile (molto orientato verso la melodia e con particolare cura della parte strumentale più che di quella vocale).
E non dobbiamo dimenticare che molti gruppi anche oggi continuano a prendere idee dai loro lavori, ed ascoltando questo disco ve ne accorgerete.. un nome su tutti: Opeth.
Ma parliamo di “The Snow Goose”.
Forse non è il lavoro più rappresentativo dei Camel. Per alcuni non è neppure il loro miglior album. Ma su una cosa non ci dovrebbero essere dubbi: questo è un grande disco. Siamo di fronte al terzo album del quartetto britannico, un concept interamente strumentale basato sull’omonimo racconto di Paul Gallico (In realtà il titolo del disco è stato cambiato in “Music Inspired by The Snow Goose”, dopo alcuni problemi legati al copyright).
La composizione è distribuita in sedici parti che si susseguono in un incedere di emozioni. Tranquillità, spensieratezza, felicità, solitudine, nostalgia, malinconia, rese al meglio anche grazie all’uso di strumenti d’orchestra (fagotto, clarinetto, oboe, flauto). Grande il lavoro del basso, della chitarra (molto bello l’assolo nella terza traccia) e del flauto di Latimer. Una musica melodica, netta, pulita, diretta, forse più lontana dai canoni prog rispetto ad altri lavori dei Camel, ma sicuramente molto adatta ad un concept di questo tipo.
La storia è imperniata sull’amicizia tra un uomo che vive in un faro (Rhayader), una bambina (Fritha) ed un’oca delle nevi, e si intreccia con la vicenda della ritirata di Dunkerque dell’esercito britannico nel 1940.
Ma non voglio dilungarmi sui particolari della trama, ecco quello che vi consiglio di fare:
Step 1: Ascoltate il disco senza conoscere i particolari della storia. E lasciatevi trasportare dalle emozioni e dalle immagini che la musica creerà nella vostra mente. Step 2: Leggete il racconto di Gallico (dopo aver ascoltato il disco sarà quasi impossibile non volere a tutti i costi leggere la storia). Step 3: Riascoltate nuovamente i Camel ad occhi chiusi. Probabilmente resterete sorpresi quando vi renderete conto di quanto la musica si adatti alla storia e per come ogni nota vi richiamerà alla memoria la vicenda ed i personaggi che adesso conoscete (e probabilmente già amate).
Track List:
1 – The Great Marsh
2 – Rhayader
3 – Rhayader Goes to Town
4 – Sanctuary
5 – Fritha
6 – The Snow Goose
7 – Friendship
8 – Migration
9 – Rhayader Alone
10 – Flight of the Snow Goose
11 – Preparation
12 – Dunkirk
13 – Epitaph
14 – Fritha Alone
15 – La Princesse Perdue
16 – The Great Marsh