Recensione: The Sound Of The Province
Chi di dovere lo sa, con le recensioni ho smesso 25 anni fa (e le eccezioni sono pochissime). Questa mi è stata proposta in modo un po’ vigliacco (detto con affetto). Faccio partire l’album su Bandcamp, vedo la partecipazione di Mauro Codeluppi (Raw Power, per chi non lo sapesse), e mentre “The Sounds Of The Province” scorre faccio altro… poi, ferma tutto: arriva una cover di “Solo Odio” degli Impact – fatta con la doppia cassa, o doppio pedale, per giunta. E chi di dovere sapeva di sicuro che avrebbe attirato la mia attenzione, quindi ecco qua la recensione.
Nati una decina di anni fa in provincia di Teramo, i MuD hanno iniziato con un crossover HC-Thrash Metal spostandosi poi verso sonorità più moderne – leggasi HC new school, anche se la cosiddetta new school tanto nuova non è, visto che è in giro da una ventina di anni. Durante la sua esistenza la band ha suonato molto in Italia e all’estero, quindi si tratta di gente che si è fatta le ossa e se le è fatte bene.
I MuD non ci raccontano niente di nuovo (del resto sono pochissimi i gruppi che solo provano a farlo) ma producono un album a cavallo tra nuovo HC e thrash potente, veloce, che a tratti ha il sapore del vecchio crossover thrash (e viene da pensare che tra cover e collaborazioni i riferimenti agli anni 80 siano decisamente voluti).
Per esperienza, di questi tempi basta poco a suonar bene in incisione, quindi vorrei avere occasione di vederli dal vivo: la dimensione live oggi come oggi è più che mai l’unica che consente di valutare davvero una band.