Recensione: The Source Of Hate
La batteria di Ivan apre uno dei demo più promettenti di quest’ultimo periodo. Prende per mano il basso di Alberto e si aprono le danze aspre di un gruppo tenace e poderoso; from Cremona, ecco le prime note di una band death metal chiamata Embryo. Sarà inutile storcere il naso quando sentirete parlare di “tastiere”: questo gruppo è riuscito ad amalgamare le varie componenti in un equilibrio fin troppo difficile da raggiungere, e nonostante le diverse influenze Death e Morbid Angel vi accorgerete che la keyboard di Gigi regala un sound più complicato e progressivo, forse più fluido all’ascolto ma non per questo da sminuire.
Significante è l’esempio della mia traccia preferita, Hate Within: tempi smorzati e sfiziosi quanto improvvisi cambi di ritmo, elevati al cielo da un assolo di tastiera che colpisce di forza i momenti centrali di un brano per niente schietto ed ingenuo. Nel frattempo un pianoforte di lacrime sfuma nella traccia successiva, Choice Of Pain, dove le lyrics riflettono i concetti fondamentali ripresi da questo gruppo. Dolore, odio nelle parole di Roberto; ritmi veloci e sfrenati per la batteria; delirio e spietatezza nell’assolo di chitarra scritto da Eugenio.
Un rutto entusiasmante inaugura i pochi secondi che compongono il brano più breve di questo demo, mentre si passa ai 14 minuti di Painting The End attraverso lo stesso genere di atmosfera molto spesso utilizzata dai Moonspell. Ancora la presenza di elementi tipicamente progressivi, quali ritmiche particolari, tastiere delicate e assoli di chitarra pensierosi e fischiettanti, tentano invano di rompere le normali linee seguite dagli Embryo in quest’ultimo pezzo, che nonostante tutto risulta alquanto ripetitivo e monotono.
Sinceramente preferisco i primi pezzi, ma nel complesso ritengo che “The Source Of Hate” sia un demo da ascoltare poichè non mancano spunti di grande originalità e stile. Cattiveria e passione sono i sentimenti che si riescono a catturare più facilmente, ma penso ci siano tutte le qualità in grado di portare a livelli ben più alti.
Tracklist:
1. Drowning in Blood
2. Hate Within
3. Choice of Pain
4. The Butcher’s Lullaby
5. Painting the End