Recensione: The Spiritist Sessions
Sentire i messicani Violet Magick equivale a fare un salto nel passato e riascoltarsi il riffing insistito e ipnotico di un Signore delle Tenebre di nome Paul Chain. La differenza abissale, fra le band nelle quali ha prestato servizio l’artista marchigiano e il trio centroamericano risiede in colui che è dietro al microfono, ossia tale Mercury, nemmeno lontanamente paragonabile a Steve Sylvester o a Sanctis Ghoram, piuttosto che allo stesso Chain quando si proponeva anche nelle vesti di singer. Davvero incolmabile il divario nei confronti degli interpreti italiani, da parte Sua e l’utilizzo del fonetico di certo non aiuta.
Palesemente emuli di Death SS e dintorni, anche per via della simbologia adottata, i ragazzi di Mexico City si agghindano sul palco proprio come il combo maledetto fondato nel 1977 in quel di Pesaro, peraltro ammettendolo, molto onestamente. Se a livello di “sepolcralità” della proposta qualche sussulto minimale i Violet Magick riescono a fornirlo per via della parte strumentale, per quanto attiene l’interpretazione vocale non ci siamo proprio. Kiss of Death è cadenzata come da premesse, Signs of Presence mostra maggiore vitalità andando a pescare negli anni Settanta in riferimento al solo di chitarra a opera di Sulfur. Spiritism è il brano più tipicamente HM del lotto, con qualche inserto di tastiera, buono il lavoro dell’ascia e anche degli altri strumentisti, ossia lo stesso Mercury al basso e Salt alla batteria.
Confezione minimale, assimilabile alle musicassette degli anni Ottanta, poco o nulla di divulgato sul retro e immagine sinistra, da parte dei Violet Magick con questo The Spiritist Sessions. Come inizio ci può stare, tante cose vanno però sistemate per poter avere la credibilità necessaria, figlia di impegno, dedizione, chilometri macinati e sonno perso. Alla prossima, sperando in un miglioramento generale.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
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Tracklist:
01. Kiss of Death
02. Signs of Presence
03. Spiritism
Line-up:
Mercury – Bass, Vocals
Salt – Drums
Sulfur – Guitars