Recensione: The Stench Of Redemption
Non ci aspettavamo grandi sorprese dai Deicide, specie dopo i
rivolgimenti in line-up che sembravano aver inevitabilmente minato la loro
consistenza, costringendoli all’arruolamento in fretta e furia di due nuovi
chitarristi: Jack Owen, di fama Cannibal Corpse, e Ralph Santolla,
dal background ben più classico, con un passato anche negli Iced Earth. E
invece ecco la botta di stagione: The Stench Of Redemption è
semplicemente l’album che i Deicide dovevano fare da anni e anni!
Parliamo innanzitutto delle novità: Steve Asheim, compositore
primario del nuovo materiale, ha saputo approfittare anche delle idee dei nuovi
membri, come già ben illustrato in sede d’intervista, rinfrescando non poco
il suono del quartetto: melodie che si insinuano nel tessuto delle canzoni
partendo dagli assoli, ma riuscendo anche a strutturare alcuni brani, come la
splendida (e già nota perchè pubblicata come “EP digitale” su eTunes)
Crucified For The Innocence. Non si tema però l’ammorbidimento del
gruppo: chi ha potuto ascoltare i brani resi disponibili dalla band si è reso
conto che la violenza è immutata, anzi forse resa ancor più abrasiva dalla
varietà dei pezzi, dalla loro capacità di tenere costantemente alto
l’interesse dell’ascoltatore.
Non più brani per fare minutaggio, ma finalmente un’evoluzione che
significhi anche creatività: Homage For Satan, la title-track, Not Of
This Earth sono brani che vorrete riascoltare più e più volte, allo
sfinimento. E se è vero che il promo a mia disposizione contiene, ogni 20
secondi, la voce di Glen Benton che ci annuncia in growl cosa stiamo
ascoltando (il famoso voiceover, uno dei tanti metodi cui sono costrette
le label per evitare il filesharing) rendendo un po’ difficoltoso l’ascolto, va
anche detto che la classe di quest’album trasuda da ogni riff in ogni canzone,
ancor più che nel già splendido Scars
Of The Crucifix.
Un nuovo inizio per i Deicide, un sollievo per gli amanti del death
metal: The Stench Of Redemption – che vi consiglio nella bella
edizione limitata, ad un prezzo praticamente identico – va dritto dritto ai
primi posti della classifica di “album death dell’anno”, e rimarrà
negli stereo a lungo; un nuovo metro di paragone per la futura produzione della
band, e non solo.
Alberto Fittarelli
Tracklist:
1. The Stench Of Redemption 04:09
2. Death To Jesus 03:53
3. Desecration 04:31
4. Crucified For The Innocence 03:59
5. Walk With The Devil In Dreams You Behold 03:24
6. Homage For Satan 05:41
7. Not Of This Earth 04:58
8. Never To Be Seen Again 04:36
9. The Lord’s Sedition