Recensione: The Terror Tapes
Assieme agli statunitensi Municipal Waste e Bonded By Blood, i nordirlandesi Gama Bomb sono forse la più importante realtà thrash-core esistente sul mercato odierno. Appena accasatisi presso AFM Records, dopo due importantissime release sotto l’egidia di Earache Records, tra cui è d’obbligo ricordare “Tales from the Grave in Space” del 2009, il quintetto di Newry sforma un’altra gemma di brillante musica tiratissima: “The Terror Tapes”.
Il disco è contornato di un’aurea ‘old school’ come mai accaduto precedentemente. Sebbene la citata opera del 2009 abbia raggiunto un picco qualitativo senza pari, pur presentando un songwriting dall’evidente gusto retrò, nel caso del disco in esame il gruppo appare ancora più intransigente, ancora più devoto delle prima produzioni che accelleravano il thrash frammentandolo con l’ahrdcore. Pur quindi mantenendo l’impatto feroce che rappresenteva la peculiarità del loro sound, fin dalle origini, l’esemble vira verso un approccio ancora più stradaiolo, senza tanto curarsi d’arricchire, differenziando, l’identità dei singoli brani.
Certo, parliamo di finezze su un genere che di finezze, già di suo, ne ha molto poche, di un genere che s’esprime al meglio, non tanto per l’aspetto tecnico/compositivo in sé, quanto per attitudine. Ma qui, nel caso dei Gamab Bomb, l’attitudine è sempre al top e quello che ci resta per orientare un ascolto, o l’acquisto, o dei semplici suggerimenti, è una relativamente spiccia analisi sui contenuti.
Sia chiaro, il disco farà comunque la felicità alcolica degli amanti del thrash-core puro, essenziale, a tratti sfociante negli spinosi meandri del crossover più accellerato che si possa immaginare.
Assodato che il gruppo spacca ancora come un tempo, nella ‘competizione sana’ con i colleghi citati prima, che nel 2012 hanno pubblicato pezzi da novanta (Bonded By Blood hanno rilasciato “The Aftermath”, i Municiapl Waste, “The Fatal Feast”), i Gama Bomb salgono sul terzo gradino del podio. E badate bene che questo podio non è un podio da poco… Nel tempo solo una di queste (tre) band (al momento si può ritenere siano i tre più grandi interpreti…) sarà in grado di raccogliere con grande onore il testimone dei grandi del passato, quei grandi che, di fatto, hanno acceso la fiamma della vita di questo movimento artistico così vero e sincero. Onslaught, Nuclear Assault, Suicidal Tendencies, Acid Reign e compagnia brutta, tramite i loro capolavori, sono pronti al giudizio di paragone. Aspettiamo ancora qualche anno e vedremo. Per il momento sono ancora tutti in corsa, e i Gama Bomb sono una gran terrificante mina vagante…
Nicola Furlan
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