Recensione: The Visitor

Di Lorenzo Bacega - 10 Giugno 2009 - 0:00
The Visitor
Band: UFO
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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77

Quarant’anni e non sentirli. Questo è infatti il prestigioso traguardo tagliato quest’anno dagli UFO, band di spicco del panorama hard rock britannico formatosi nel lontano 1969 (con monicker provvisorio Hocus Pocus, che verrà poi modificato in via definitiva dopo pochi mesi) dall’incontro tra il cantante e compositore Phil Mogg, il bassista Pete Way, il chitarrista Mick Bolton e il batterista Andy Parker. Dopo una carriera costellata da numerosi capolavori e fatta di continui cambi di line up (ultimi dei quali l’ingresso del virtuoso chitarrista americano Vinnie Moore nel 2004 e il ritorno in pianta stabile nel gruppo del batterista Andy Parker), abbandoni, scioglimenti e repentine reunion (la prima nel 1995, la successiva nel 2000), vede ora finalmente la luce il nuovo album della formazione inglese (il ventesimo della loro storia), intitolato The Visitor e pubblicato nel mese di Giugno 2009 dalla tedesca SPV Records.

Sempre legato a grandi linee alle coordinate stilistiche del precedente The Monkey Puzzle, questo The Visitor si muove secondo binari hard rock dal chiaro sapore anni settanta, con sfumature nettamente blues oriented, e sporadici richiami a sonorità più marcatamente southern rock. Orfani in questa occasione del bassista Pete Way (colpito da una malattia al fegato, non ha potuto prendere parte alle sessioni di registrazione del disco e probabilmente verrà sostituito anche in occasione dei concerti estivi nei principali festival europei), il quartetto britannico è guidato ancora una volta dal frontman e principale compositore Phil Mogg, autore di una prova al microfono leggermente sottotono, ma comunque più che sufficiente. Sugli scudi soprattutto il lavoro del virtuoso chitarrista americano Vinnie Moore (Vicious Rumors, Alice Cooper), ormai perfettamente amalgamato nella band e vero protagonista del disco, in grado di conferire con la sua graffiante sei corde un valore aggiunto alle composizioni. Al suo fianco troviamo lo storico Paul Raymond alla seconda chitarra (che come al solito si occupa anche delle parti di tastiera), mentre alla batteria siede l’ottimo Andy Parker, autore di una prova molto varia, compatta e interessante. Dieci sono i pezzi che compongono questo The Visitor per una durata complessiva che non supera i quarantadue minuti. Brani di grande impatto e pieni di energia quelli proposti in questo disco, assolutamente immediati e concepiti per rendere al meglio in ottica live. Canzoni decisamente coinvolgenti e scorrevoli, tutte di alto livello qualitativo, senza nessun calo o filler di sorta: a convincere pienamente è l’album nella sua interezza, diretto e non troppo metodico ma non per questo banale o scontato. Tra i pezzi migliori del lotto spicca sicuramente l’opener Saving Me, brano dalle chiare influenze blues che, dopo una parte introduttiva affidata alla chitarra acustica di Vinnie Moore, sfocia in un hard rock coriaceo, coinvolgente e decisamente orecchiabile. Sulla stessa linea rimane la seguente On the Waterfront, mentre con l’arrivo di Hell Driver ci si sposta invece su coordinate più rocciose e aggressive. Davvero interessanti inoltre anche Forsaken, dolce lento atmosferico dalle melodie particolarmente azzeccate, e la più diretta e ad ampio respiro Can’t Buy a Thrill, con un ottimo Vinnie Moore ancora una volta sugli scudi.

In definitiva questo The Visitor si dimostra essere forse non un capolavoro, ma comunque un album molto interessante e ben suonato. Un disco fresco e godibile, orecchiabile e apprezzabile già dai primi ascolti ma mai scontato o banale. Bisogna davvero essere dei fuoriclasse per riuscire a dare alla luce un album del genere, senza alcun filler e senza clamorosi cali di sorta, dopo la bellezza di quarant’anni di onorata carriera. Insomma, un ottimo ritorno per la band britannica, per un disco che forse non sarà all’altezza dei grandi classici che hanno fatto la storia del gruppo, ma che comunque vi garantirà un buon numero di ascolti piacevoli.

Lorenzo “KaiHansen85” Bacega

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Tracklist
01. Saving Me
02. On the Waterfront
03. Hell Rider
04. Stop Breaking Down
05. Rock Ready
06. Living Proof
07. Can’t Buy a Thrill
08. Forsaken
09. Villains and Thieves
10. Stranger in Town

Line Up
Phil Mogg – Lead Vocals
Paul Raymond – Guitars & Keyboards
Vinnie Moore – Guitars
Andy Parker – Drums

(Pete Way – Bass)

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