Recensione: Time Has Come

Di Stefano Burini - 7 Novembre 2014 - 8:00
Time Has Come
Etichetta:
Genere: Metalcore 
Anno: 2014
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
65

Vengono da Roma, i The Ophelia’s Revenge, e a dispetto di un monicker (e di una copertina) che parrebbero rifarsi all’immaginario letterario barocco, propongono un hardcore metallizzato furioso e al passo coi tempi.

Il quartetto composto da Valentina Brancati alla voce, Sara Amante alla chitarra, Deborah Pettine al basso e Leopoldo Russo Ceccotti alla batteria inizia la propria corsa nel 2011, tuttavia ci sono voluti altri due anni e alcuni cambi di line up per poter giungere allo stato attuale e alla registrazione di “The Time Has Come”, debutto discografico della band.

Il sound dei romani è, come anticipato, duro e crudo: la voce della Brancati, equamente divisa tra scream e clean vocals, è assolutamente aderente ai dettami tipici dell’hardcore, mentre il basso e la chitarra – coadiuvati dalla diligente batteria di Ceccotti – forniscono un solidissima base strumentale a base di riff potenti ed ossessivi e ritmiche trascinanti.

Tra le sette canzoni proposte, pur piuttosto omogenee per quanto riguarda gli “ingredienti” e la loro miscela, vale la pena citare le ottime “Second Chance”, “I Am The Ocean” (dal guitar work davvero rimarchevole) e “Nebraska Sunset”: le più riuscite dal punto di vista delle costruzioni melodiche e le più dotate in quanto a tiro. Ugualmente corretto, d’altro canto, rimarcare la sostanziale assenza di filler nonché la grande quantità di watt dispensati sia nei passaggi più tipicamente hardcore (“Rise Me Up”), sia laddove i The Ophelia’s Revenge provano ad osare qualcosa di più (“The Revenge” e Shooting Star”).

Un buon lavoro insomma, non particolarmente innovativo dal punto di vista dei contenuti eppure in grado di dare qualche soddisfazione agli amanti di questo genere di sonorità.

 

Ultimi album di The Ophelia’s Revenge