Recensione: Time Walker
I Crystal Ball vengono dalla Svizzera e, per chi non dovesse conoscerli, sono una band dedita ad un Heavy Metal melodico di buonissima fattura. Coadiuvati da un singer dall’interessante dote vocale e da un gusto stilistico, come già accennato, che strizza l’occhio al class metal più potente e d’impatto, i Crystal Ball si presentano con il loro nuovo lavoro forti di tutte le caratteristiche musicali che hanno caratterizzato il sound dei precedenti dischi.
La opener Digital World e la seguente Tear Down The Wall (gran refrain!) sono sicuramente un interessante ed esauriente esempio della Crystal Ball music. Certo, la distorsione del riffing chitarristico andrebbe calibrata su binari decisamente diversi ma ci si accorge presto che tutto è compensato dall’ottimo feeling musicale della band intenta a costruire trame melodiche interessanti e decisamente potenti. La possente cavalcata classy di He Came To Change The World (vera hit del disco) apre un significatiovo manuale intitolato “the class metal art” mentre la sensuale ballad Walk Through Time introduce alla buona Mozart Symphony (grande assolo). L’ottimo andamento melodico di Powerflight pone la song come uno dei vertici qualitativi del disco, caratterizzata anche da prepotenti chorus all’insegna di un hard’n heavy di stampo quasi “Steel Dawn” (chi li ricorda?). L’incredibile cavalcata di note che introduce l’ottima Fallen From Grace spinge i Crystal Ball su territori dal flavour neoclassicheggiante che fanno il verso ad un power metal di matrice europea mentre con la possente Celebration il combo sforna una rovente fast song dall’andamento sostenuto. Ma è alla traccia numero 9 che troviamo un’altra hit del disco, si, perché Sensational (class metal pure) unisce le melodie accattivanti e taglienti tipiche del gruppo ad una spiccata capacità compositiva tanto da far avvicinare il brano ad un certo primo Bon Jovi sound qui reso in una versione più d’impatto ed aggressiva. La penultima e banale The Eye of The Storm è preludio all’ultimo interessante spunto musicale del disco, parliamo di Taking To The Wall, pacato componimento caratterizzato da un funambolico ed avvincente refrain che chiude questo album all’insegna del più intransigente hard’n heavy di classe.
Concludendo, i Crystal Ball riescono ad offrirci un altro lodevole prodotto musicale sulla falsariga dei precedenti e riusciti dischi. La carica esplosiva e melodica rende molte canzoni del platter davvero vincenti e travolgenti nonchè tappa sicuramente gradevole per tutti gli amanti del melodic Heavy Metal.
Vincenzo Ferrara