Recensione: Timelapse
Band fondata nel Giugno 2003, i triestini Soundrise hanno più volte cambiato formazione, mantenendo costanti nel tempo solo Walter Bosello (voce) e Dario Calandra (chitarra). Con l’arrivo nel 2008 del batterista Massimo Malabotta, il gruppo decide di dedicarsi interamente alla composizione di pezzi propri, confluiti in Timelapse, primo album dei Soundrise.
Il titolo del disco vuole rappresentare il fatto che in esso è presente una buona fetta della storia e dell’evoluzione stilistica della band, oltre ad avere come tematica principale il tempo, che appare ripetutamente all’interno di undici tracce di ottimo progressive rock, per un totale di circa 50 minuti di ascolto.
L’istintiva “Time is mine”, brano di apertura, permette di venire subito a contatto con la qualità di una band che sa mescolare diligentemente tecnica e melodia, oltre a lasciare molto spazio all’inventiva e al gusto personale di ogni singolo membro. Un aspetto evidente in “Higher ground” dal ritmo funky e dal cantato frizzante, pezzo con il quale è difficile non pensare ai Faith No More; un pensiero che più di una volta affiora anche con la successiva “Leaving”.
Il basso granitico di Christian Zacchigna, e il buon drumming di Malabotta la fanno da padrona in “The great divide between us”, impreziosita dalle melodiche tastiere di un ispiratissimo Stefano Alessandrini cui spetta la bellissima apertura al pianoforte di “Give up”, brano dove il cantato pulito ed espressivo di Bosello non può non toccare nel profondo l’ascoltatore.
“Time to make” sembra essere il seguito ideale del brano di apertura, in virtù di una struttura compositiva simile: chitarra, tastiera e batteria in apertura, cantato che parte quasi nello stesso tempo, un giro di keys a sostegno del refrain, ma dotato di sonorità più riflessive.
“More” e “King Time’s dilemma”, inframezzate dalla melodica mid tempo “To be yours”, sono due vere perle musicali, la prima strizza l’occhio al prog rock degli anni 70, cui fa da contro altare la seconda, ricca di effetti elettronici e dalle sonorità più moderne e personali, arricchite entrambe da un pregevole lavoro di chitarra sia nella fase ritmica che in quella solista.
Sul finale, il passo falso di “Western torture” decisamente piatto e abbastanza noioso, viene riscattato da “We shall break our cage” , dove ancora una volta i nostri danno prova di notevole maturità compositiva.
L’esordio dei Soundrise si dimostra più che convincente, rivelandosi album caratterizzato da spiccata intelligenza stilistica e piena consapevolezza delle capacità dei propri componenti.
Con “Timelapse” si affaccia sul mercato discografico una band che farà parlare molto bene di sé, in attesa di un contratto in piena regola.
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Tracklist:
01. Time is mine
02. Higher ground
03. The great divide between us
04. Give up
05. Time to make
06. Leaving
07. More
08. To be yours
09. King Time’s dilemma
10. Western Torture
11. We shall break our cage
Line up:
Walter Bosello – voce
Dario Calandra – chitarra
Massimo Malabotta – batteria
Stefano Alessandrini – tastiera