Recensione: To Expect Nothing
Uscito l’anno scorso, ‘To Expect Nothing’ è il capitolo conclusivo della ‘The Existence Trilogy’, scritta dagli spagnoli Reaktion.
Il concept parla della vita e della morte: con ‘Blackmailed Existence’ del 2016 si prende consapevolezza che la vita ha un termine.
Con ‘Learning to Die’ del 2019, con la consapevolezza della morte si apprezza la vita.
Nell’ultimo ‘To Expect Nothing’ si apprezza la vita se la si accetta così com’è, senza aspettative o cercando di piegarla ai nostri desideri.
Appartenenti alla scena Thrash spagnola i Reaktion fondono le sferzanti andature della vecchia scuola con elementi violenti più tipici degli anni ’90 e poi con qualcosa del Metalcore e del Death Metal.
Il risultato è un sound feroce, aggressivo anche durante i momenti più melodici, che parte, non rallenta e non si ferma neanche davanti ad un muro, incentrato su un cantato caustico ed abrasivo ed una ritmica iper martellante.
‘To Expect Nothing’ sono 35 minuti di fuoco e fiamme, senza compromessi, con canzoni coincise e dirette, che vanno dritte al punto senza girarci intorno.
Attraverso le battute introduttive del primo brano, ‘Overreaktion’, i Reaktion ci lasciano pochi secondi per addentrarci nel loro mondo oscuro.
E’ proprio un attimo: quando sei lì che ti chiedi cosa succederà il brano esplode, mostrando una furia cieca senza freni.
Furia che non ci abbandonerà più, impregnando densamente e decisamente tutto il lavoro, per manifestarsi apertamente anche durante i pezzi più orecchiabili, come in ‘Before Your Eyes’, con il suo ritornello ficcante, oppure fondendosi con la disperazione, come nella prima parte della nera ‘Obsessions’.
‘To Expect Nothin’ è potenza, adrenalina, colpi al cuore anche durante i momenti più profondi (come in ‘The Curse of Wisdom’, che pone la domanda sul perché vogliamo conoscere).
E’ lo spingersi oltre i confini sonori, fondendo il Thrash di Sepultura, Pantera, Testament e Death Angel con generi che da questo si sono evoluti, accentuando ancora di più la propria rabbia.
Non è tutto perfetto: non ci sono brutte canzoni, ma alcuni momenti, qua e là, sono un po’ ostici. Parliamo di Thrash Metal moderno, non ci possiamo aspettare canzoni da cantare sotto la doccia o mentre si lava l’insalata e ‘To Expect Nothin’ porta a riflettere su concetti importanti anche grazie a questi momenti disturbanti. Però, in certi punti si fa fatica a tenere il filo e questo è un limite dell’opera.
Limite che presumo venga superato dal vivo, vista la potenza sonora della band, che può dirsi elemento distintivo dell’importante e trainante scena Thrash della penisola iberica.
Come i precedenti due album, anche ‘To Expect Nothing’ è stato registrato, mixato e masterizzato presso Axstudio, tra gli studi più importanti della Catalogna.
Lavoro considerevole, pur se con qualche sbavatura, mostra una band che ha qualcosa di concreto da dire, musicalmente e concettualmente, che riprende ora il suo percorso on stage dopo lo stop obbligatorio dato dalla pandemia.
Stop che, speriamo, non abbia smorzato gli animi…