Recensione: To Hell With God
L’hanno rifatto. Dopo un disco debole come Till Death Do Us Part, con relativi commenti da dopopartita di larga parta della critica metal che li dava per definitivamente scoppiati, i Deicide sono tornati sulle scene con una vera bomba a smentire i detrattori. Era successo in precedenza, con gli ultimi dischi su Roadrunner, seguiti da un remix completo della line-up (e da famigerate beghe legali coi fratelli Hoffman) che porto’ alla rinascita con due dischi perfetti.
Ora, To Hell With God non e’ perfetto, ma tiene comunque altissimi gli scudi del gruppo. A partire da un’opener incendiaria come la title-track, il gruppo e’ tornato a picchiare duro e veloce, con una produzione all’altezza del loro sound odierno e il giusto spazio – ma chiaramente questo va a gusti, come i fan conservatori confermeranno – agli assoli dell’ottimo Ralph Santolla. Assoli a volte preponderanti, come nella terremotante Angels of Hell: riffone da battaglia, drumming perfetto di Steve Asheim, assoli in partenza, break centrale e qua e la’. Su tutto, il vocione del sempreverde zio Benton, come al solito su livelli altissimi – da studio, quantomeno.
Che il gruppo sia in piena forma – e ripetiamo, da studio, viste le note peripezie di chiunque voglia organizzare un loro concerto – e’ evidente comunque lungo tutta la tracklist. Alcuni pezzi sono decisamente superiori, come Conviction, semplice e diretta; la conclusiva How Can You Call Yourself a God, dal chorus assassino che ricorda da vicino certe cose di Once Upon The Cross; o Into the Darkness You Go, di nuovo basata sui contrasti tra strofa cadenzata e chorus veloce/brutale. Un po’ il leit-motiv di tutto l’album (e se vogliamo di gran parte della discografia dei Deicide), ma quando lo si unisce al songwriting di Asheim e alle capacita’ del gruppo, prende vita da solo.
A parer nostro, To Hell With God non e’ il capolavoro della discografia dei Deicide. Non e’ nemmeno quello che tutti i fan d’ora in poi ricorderanno. E’ sostanzialmente un gran bel disco, composto, suonato e registrato da uno dei gruppi ancora oggi tra i piu’ carismatici della scena, uno di quei nomi che non appassiscono col tempo. Anzi, al contrario di molti altri, che tentano disperatamente di restare sulla breccia dell’onda anche in terza eta’ e falliscono miseramente, i Deicide provano in tutti i modi ad affossarsi da soli: basti pensare a uno qualsiasi dei gossip su di loro e sui capricci da rockstar di alcuni loro membri. Ma non ci riescono: pubblicano dischi del genere, e tutto torna al punto di partenza. E noi, giustamente, qui ad acquistare ogni loro uscita. E ancora una volta sono soldi spesi bene.
Alberto Fittarelli
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Tracklist:
1. To Hell with God 04:20
2. Save Your 03:32
3. Witness of Death 03:05
4. Conviction 03:15
5. Empowered by Blasphemy 03:16
6. Angels in Hell 03:12
7. Hang in Agony Until You’re Dead 03:59
8. Servant of the Enemy 03:17
9. Into the Darkness You Go 03:32
10. How Can You Call Yourself a God 04:15