Recensione: Torture Garden [Reissue]
Sempre molto attiva la polacca Metal Mind Productions nel mobilitarsi a
ristampare i gruppi della madre patria per poi distribuirli al di fuori dei
confini nazionali. Questa volta i protagonisti sono i Demise, band attiva dal
lontano 1995 e con soli tre studio album alle spalle. La ristampa in questione
riguarda Torture Garden, terzo full-length uscito originariamente nel 2005 per
Empire Records.
Il sound che caratterizza Torture Garden è un death/thrash violentissimo con
l’aggiunta di passaggi molto tecnici, uniti a parti che sfiorano il death
melodico di stampo svedese. La produzione, affidata alle mani di James Murphy
(che si occupa anche delle parti di tastiera), non è certamente a livelli
eccelsi; i suoni di batteria risultano essere un po’ troppo impastati e
imperfetti rispetto agli altri strumenti. Nonostante questa piccola pecca, la
band dimostra di avere le idee chiare e di saper compiere il proprio lavoro alla
perfezione. I tredici brani contenuti all’interno del disco si mantengono quasi
sempre su velocità decisamente elevate, con gli inserimenti di doppia
cassa e di blast-beat sempre presenti che vanno ad accompagnare efficacemente i
passaggi tecnicamente elaborati ad opera della chitarra di Andrzej Bragiel.
Degna di nota anche la prova del singer Przemyslaw Ozga, capace di mettersi in
bella mostra con uno screaming rabbioso che si alterna di tanto in tanto a
passaggi più puliti che strizzano l’occhio al metal-core.
L’iniziale Torture Garden parte subito di gran carriera con un muro sonoro che
investe in pieno l’ascoltatore a colpi di blast-beat onnipresenti e riff
taglienti di chitarra. Nonostante una proposta musicale non del tutto originale
che rimane fissa su quelli che sono gli standard del genere, i pezzi proposti
riescono comunque a coinvolgere grazie anche alla formula dell’uso congeniale
delle melodie che si alternano agevolmente alle ritmiche turbolente guidate
perfettamente dall’ottima sezione ritmica della band. Nelle tracce successive,
la violenza spropositata dei primi due-tre pezzi viene messa parte
per concedere largo spazio alla tecnica e agli innesti melodici della chitarra
Bragiel. La qualità globale dei brani tende a rimanere su livelli medio/alti con
punte più elevate che vengono raggiunte dalla violentissima Unjust
(traccia che
include un assolo ad opera dello special guest James Murphy), la sulfurea
Ravaged e gli ottimi innesti melodici di Remains Of Yesterday.
Ottime doti tecniche in fase esecutiva e poche idee per quanto riguarda la
composizione dei brani. Nonostante una produzione non brillantissima e una
proposta musicale che si aggrappa in qualche modo a quelli che sono gli standard
del death/thrash scandinavo, Torture Garden si lascia apprezzare per via
dell’ottima esecuzione di brani. La proposta musicale dei Demise non farà di
certo gridare al miracolo, ma risulta essere ugualmente convincente e
coinvolgente sin dal primo ascolto.
Angelo ‘KK’ D’Acunto
Tracklist:
01 Torture Garden
02 Oath Of Chaos
03 Revelation
04 Termination Of Souls
05 Unjust
06 Ravaged
07 Evil Deeds
08 Grieve No Longer
09 Abandoned
10 Remains Of Yesterday
11 Deadly Embrace
12 Ecstasy And Rapture
13 Never Ending Pain