Recensione: Total Insanity
Quindici anni per arrivare al debut non sono pochi. Ma Kazunobu Kitadate, professione bassista, non è tipo da darsi per vinto facilmente. Dopo aver condiviso la sala prove con innumerevoli musicisti più o meno motivati, nel corso degli ultimi tre anni è finalmente riuscito a mettere insieme una line-up stabile. Carpe diem e il disco è servito: ‘Total Insanity’ è il coronamento di un sogno e un omaggio alla tradizione speed/power metal anni ’80, con una speciale devozione per la scuola tedesca di Rage, Helloween, Running Wild, Blind Guardian e Gamma Ray.
Non tutte le favole hanno però un lieto fine. L’album targato Guiltys Law è infatti tanto commovente quanto acerbo, difficilmente proponibile anche per i più nostalgici appassionati di metallo teutonico. I riff suonano datati, e fin qui nessun problema, ma mancano di potenza e adrenalina, e qui il problema c’è, e bello grosso. La fase di produzione e mixing sembra essere stata saltata a piè pari: lungi dal valorizzare un sound crudo e duro, non fa altro che evidenziare i limiti dei cinque giapponesi. Manca l’attitudine loud n’ proud che già fu di Loudness, Anthem, EZO, Flatbacker, Saber Tiger, Earthshaker e 44 Magnum, così come manca la capacità di variare fra brani che si assomigliano molto fra loro. Ed è un peccato, perché non sono poche le belle melodie di scuola Rage o Gamma Ray che i nostri sanno trovare, così come spesso azzeccano il coro anthemico o il ritornello. In quest’ultimo caso tuttavia risentono di un limite ulteriore: la voce nasale Kunihiko Saitoh, poco convincente sulle note alte, oltre che del tutto incapace di graffiare. A salvarsi alla fine è proprio il basso maideniano dello stesso Kitadate, che però da solo poco può fare per rendere l’ascolto interessante oltre la terza canzone.
Apprezzabile senza riserve la dedizione alla causa, bisogna ora che i Guiltys Law lavorino alacremente su suoni, riff e voce prima di ripresentarsi ufficialmente sul mercato internazionale. In caso contrario, rischieranno di essere schiacciati definitivamente dal passato con cui ambiscono a confrontarsi.
Riccardo Angelini
Tracklist:
1. Into the Abyss
2. Crusader
3. Rebirth
4. Generation Struck
5. Deadlyman
6. Behind the Mask
7. Total Insanity
8. Judgement Day
9. Silent Scream
10. Journey Beyond the Time
11. Conflict Called Evolution