Recensione: Total Knock Out – The Complete TKO [Box Set]

Di Stefano Ricetti - 1 Ottobre 2024 - 9:15
Total Knock Out – The Complete TKO [Box Set]
Band: TKO
Genere: Hard Rock 
Anno: 2024
Nazione:
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67

Continua l’opera di riscoperta di band oscure nella storia della musica dura, che però per vari motivi non hanno poi raccolto quanto di buono seminato in carriera in termini di ritorni sia economici che di pubblico da parte della Cherry Red Records. In questo caso, per il tramite della propria sussidiaria Lemon, è stato pubblicato un box set di cinque Cd che raccoglie in un colpo solo tutto quanto realizzato dagli americani TKO, complesso di stanza a Seattle ove nacque nel 1977.

Al di là delle reunion, il loro raggio d’azione temporale si assestò fra il 1977 e il 1987. Un periodo che li vide incidere tre album ufficiali: Let It Roll (1979), In Your Face (1984) e Below the Belt (1986). Tutti ovviamente riproposti dentro Total Knock Out – The Complete TKO, oggetto della recensione.

Il box set si accompagna a un libretto di dodici pagine con quella che ritengo una fra le migliori soluzioni da adottare in questi casi, ossia la presentazione dettagliata scritta di ogni singolo Cd componente la raccolta. Intervallare la storia della band a quella dei propri album infarciti di bonus in sequenza costituisce poi piacevole e utile esercizio anche in  fase di fruizione. Ovviamente vengono analizzati anche gli ulteriori due dischetti ottici presenti, con il primo, Round Two, atto a raccogliere una serie di brani in versione demo che avrebbero dovuto comporre la colonna portante dell’album successivo a Let It Roll e il secondo a racchiudere In Your Face nella sua declinazione early mixes. Nel mezzo, a mo’ di bonus di Below The Belt, l’Ep Live It While you Can, dei Suicide Squad, una formazione post TKO fondata dal cantante Brad Sinsel, l’unico musicista sempre presente nel corso della traiettoria artistica del complesso di Seattle.

A livello musicale Sinsel & Co. non sono riusciti a lasciare un segno veramente tangibile all’interno del panorama hard and heavy statunitense. Probabilmente perché sbagliarono un po’ i tempi di alcune loro pubblicazioni, di certo non aiutati da una girandola a livello di line-up. Si collocano però degnamente nel novero di quelle band di culto che hanno contribuito a spargere il verbo e di sicuro non verranno ricordati per aver concepito le migliori copertine del mondo.

Let it Roll si risolve come un lavoro tipicamente anni ‘70 metallicamente innocuo, il successivo In your Face va viceversa a sancire l’highlight della carriera, con un suono totalmente in linea con il periodo e un robusto songwriting che amplifica le influenze di Motley Crue, Quiet Riot e Van Halen particolarmente efficace.

Brad Sinsel è interprete di razza e “Run out of Town”, “I Wanna Fight” e “Danger City” segnano la differenza sul resto del lotto che permane comunque su alti livelli. Come ricordato dentro il booklet, però, In Your Face venne bollato dalla maggior parte delle major label come “too heavy”, particolarità che ne smorzò definitivamente lo slancio. Evidentemente, nonostante molti altri gruppi coevi fossero altrettanto ma anche più duri, “tiravano” quanto e dove serviva, al botteghino, cosa che ai TKO era preclusa, per insondabili motivi.

Con Below the Belt nel 1986 gli uomini di Seattle tentano la carta definitiva, pubblicando un disco ove la componente hard rock rimpiazza pressoché totalmente quella heavy metal e un suono vicinissimo a quello trainante del momento, leggasi alla voce Def Leppard, ma senza ottenere i riscontri voluti. La situazione in termini di ritorni commerciali precipita e i TKO chiudono baracca e burattini nel 1987.

Total Knock Out – The Complete TKO incarna la testimonianza di una band non particolarmente fortunata, così come tante altre, va sottolineato, dentro l’epopea della siderurgia applicata alle sette note.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

 

 

 

 

 

 

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