Recensione: Tough It Out
Che ristampa ragazzi!
Ringraziate la Bad Reputation se oggi risulta nuovamente disponibile sul mercato questa perla, uno dei migliori album AOR di tutti i tempi. Correva l’anno del signore 1989 e gli FM pubblicavano il loro secondo lavoro, dopo il bellissimo “Indiscreet”, di tre anni prima.
Il monicker, se da una parte omaggiava le radio americane che diedero battaglia alle “colleghe” AM proponendo rock progressivo e di classe, dall’altro sbeffeggiava l’FM rock, etichetta nata per il genere di musica tipicamente ascoltato dalle massaie e i bambini americani… Un po’ la “musica da ascoltare sotto la doccia”, se vogliamo.
Ovviamente la musica degli FM è tutt’altro che banale, essendo un concentrato di classe e melodia ai massimi livelli, dal sound dirompente e accattivante. La produzione di Neil Kernon (Nevermore, Cannibal Corpse, Queensryche, Judas Priest…) è una sicurezza, che si traduce nelle roboanti chitarre dei fratelli Overland e nelle magniloquenti tastiere di Didge Digital, ma è la voce di Steve Overland a farla da padrone, protagonista assoluta delle linee memorabili di tutte le song: abbiamo a che fare, per quanto riguarda gli undici brani della tracklist originaria, di undici killer-hit, fatto alquanto raro persino nei dischi AOR più famosi e apprezzati, colpevoli quasi sempre di una o due sbavature.
Abbiamo “incontrato” ultimamente Steve in occasione del suo progetto The Ladder, che non avvicinava certo i fasti degli FM, ma quantomeno si rifaceva ad un genere similare. In “Tough It Out” l’immediatezza di strofe e ritornelli è ciò che risalta maggiormente e dà quel carattere spiccatamente ruffiano e radiofonico sottolineato dal nome della band; pezzi come l’opener “Tough It Out”, il singolo “Bad Love”, la fantastica “Someday” (per chi scrive il pezzo migliore in assoluto degli FM), o la ballad “Every Time I Think Of You” meriterebbero tutt’altro successo, rispetto a quello che ricevettero alla fine degli anni ’80 (basti pensare che le scarse vendite di “Bad Love” causarono alla band lo split con la Epic/Sony).
Il remaster, dal sound ancor più scintillante rispetto alla versione originale, è arricchito da ben sette bonus track: “Let Love Be The Leader”, singolo del 1987, apparsa in un full length solo nel 1995 in occasione della raccolta Only The Strong, e qui presente anche in versione live; “Love Lasts Forever”, dal dodici pollici del 1987 Frozen Heart; “This Could Be The Last Time” e “Hurt Is Where The Heart Is”, due B-side del dodici pollici Bad Luck, 1989; “Everytime We Touch”, B-side dell’EP del 1989 Someday (You’ll Come Running); immancabile, un’immensa versione live della song più famosa degli FM, “Frozen Heart”, registrata nel mitico Astoria londinese il 17 Agosto di quello storico 1989.
Consiglio a tutti gli amanti della melodia, e in particolare dell’AOR, di accaparrarsi questa gemma per lungo tempo fuori catalogo ed ora disponibile in Italia grazie alla Edel, responsabile della distribuzione dei prodotti Bad Reputation nel bel paese.
Tracklist:
- Tough It Out
- Don’t Sop
- Bad Luck
- Someday
- Everytime I Think Of You
- Burning My Heart Down
- The Dream That Died
- Obsession
- Can You Hear Me Calling
- Does It Fell Like Love
- Feels So Good
- Let Love Be The Leader (bonus)
- Love Lasts Forever (bonus)
- This Could Be The Last Time (bonus)
- Hurt Is Where The Heart Is (bonus)
- Everytime We Touch (bonus)
- Let Love Be The Leader (live)
- Frozen Heart (live)