Recensione: Toutas
Formatasi nel 2016, i marchigiani Aesis, debuttano quest’anno con l’EP “Toutas“, proponendo essenzialmente un black metal atmosferico di produzione grezza, con sotterranee tinte celtiche e più in generale arcane. In particolare, l’attenzione dei Nostri va ai Galli Senoni, popolazione celtica, nella penisola italica diffusa in Romagna e nelle Marche.
La recensione di “Toutas”
Ci troviamo di fronte ad un EP coerente a livello compositivo, nonché nelle sonorità e, a parte l’intro, tutte le tracce sono di minutaggio medio-lungo. Una sorta di viaggio che richiama il mondo pagano e la sentita comunione con la natura, ma anche il lato combattivo e battagliero, senza dimenticare una certa dose di epicità. L’atmosfera gelida pare rimandare agli echi perduti della protostoria, dell’Età del Bronzo e del Ferro.
“Atir Katovon” e “Torque“sono i pezzi che contengono maggiormente delle melodie epiche, in certi frangenti di livello davvero notevole. Di poco emerge forse quest’ultima.
D’altro canto “Belenos”, pur avendo alcune tinte depressive, pone più enfasi sulle tastiere luminose. Non potrebbe essere altrimenti, dato che il titolo pare rimandare al Dio della Luce, in comune ai venetici ( gli avi di chi scrive). Un pezzo dotato comunque di una certa vena fascinosa.
Conclusione
Con “Toutas”, gli Aesis propongono un lavoro molto carino, scorrevole, con delle potenzialità molto interessanti. Forse una produzione un po’ più definita potrebbe esaltare meglio la personalità arcaica del loro sound. Ottimo il fatto che si facciano guidare dagli spiriti dei popoli antichi della loro terra ( i Galli Senoni nel loro caso), perché l’Italia è composta soprattutto da numerose ed antichissime popolazioni. Credo questo sia l’essenza del folk metal, il metal di ogni cultura, grande o piccola, con nazione o senza. Gli Aesis paiono ricordare questo.
A livello internazionale, una band idealmente vicina ai Primordial, ma possibilmente ancora più arcani. Un disco da ascoltare per i patiti del folk metal e quelli mentalmente aperti del black.