Recensione: Towards the Skullthrone of Satan
Il secondo album degli Enthroned, questo Towards the Skullthrone of Satan, è segnato da un lutto che colpisce la band poco prima della registrazione del disco. Cernunnos, batterista, seconda voce e vera e propria mente creativa del gruppo, nonché membro fondatore insieme al singer Sabathan, si suicida una settimana prima che inizino le registrazioni. Con questa morte il gruppo perde un membro fondamentale, il principale artefice dei primi due dischi, due capolavori che sembravano destinati a proiettare subito gli Enthroned nell’olimpo del black-metal.
Per registrare le parti di batteria, comunque già scritte da Cernunnos, viene chiamato Da Cardoen come session drummer. Non è però l’unica modifica nella line-up, alla chitarra solista troviamo infatti il nuovo entrato Nornagest, responsabile anche della seconda voce, che sostituisce Tsebaoth e infine Nebiros alla chitarra ritmica. Del gruppo che ha registrato Prophecies of Pagan Fire rimane quindi il solo cantante e bassista Sabathan.
La proposta musicale degli Enthroned rimane come nel precedente album su livelli qualitativi veramente sopra alla media. Si tratta di un disco che non riesce in alcun modo a stancare l’ascoltatore grazie principalmente a un song-writing eccezionalmente vario. I cambi di tempo si susseguono uno dopo l’altro all’interno della stessa canzone dando prova di una capacità compositiva e di una creatività fuori dal comune.
Rispetto al precedente album però ci troviamo di fronte a suoni e a brani più tirati, più violenti, c’è meno spazio per la melodia e si comincia già a intravedere la direzione che prenderà la band verso un sound più aggressivo e meno elaborato.
Abbiamo in questo caso canzoni che puntano più sulla velocità, sull’aggressione sonora di chitarre tiratissime e una batteria prevalentemente a mitraglia con la doppia cassa. Al contrario nel precedente Prophecies of Pagan Fire avevano brani che nonostante gli inizi tirati poi tendevano a rallentare lasciando spazio ad arpeggi acustici, passaggi atmosferici di tastiera, voci sussurrate. La composizione era quindi più orientata verso un sound più oscuro, malvagio, mentre con questo secondo vediamo emergere una predilezione per la violenza e la velocità. Prova ne è anche il fatto che sia l’uso della tastiera che della chitarra classica scompaiono quasi completamente.
Difficile dire se queste scelte nel sound rispecchiassero al 100% le idee di Cernunnos, oppure se molto più probabilmente ci sia stato un intervento da parte di ciò che rimaneva della band. Dubbio giustificato dal fatto che in seguito, anche se con un notevole calo qualitativo, il sound degli Enthroned ha seguito proprio la strada della semplificazione dei brani in virtù della ricerca di una maggiore violenza.
Oltre a questo punto, qualche piccola critica mi sentirei di muoverla anche al batterista Ad Cardoen, responsabile di una prova sempre velocissima ma a volte non del tutto precisa, probabilmente colpa anche del fatto che dovesse suonare parti di batteria scritte da un altro.
Tra le note positive però si fa notare la piccola collaborazione, presta la sua voce solo per pochi passaggi su due canzoni, di Cronos dei Venom che compare sull’intro Satan’s Realm e sull’ultima canzone Hertogenwald.
Per concludere: gli Enthroned confezionano un secondo album che è un secondo mezzo capolavoro. Il primo Prophecies of Pagan Fire era praticamente perfetto sotto tutti i punti di vista, questo Toward the Skullthrone of Satan, risente secondo me della prematura scomparsa di Cernunnos che non ha potuto imporre la sua impronta su tutto il disco. Si tratta comunque di un disco nettamente sopra alla media della comune produzione black, con canzoni mai banali dal punto di vista del songwriting, molto varie e con diversi cambi di tempo. Un disco sicuramente consigliato, anzi, quasi un acquisto obbligatorio per tutti coloro che ascoltano black metal.
Tracklist:
01 Satan’s Realm (Intro)
02 The Ultimate Horde Fights
03 Ha Shaitan
04 Evil Church
05 The Antichrist Summons the Black Flame
06 The Forest of Nathrath
07 Dusk of Forgotten Darkness
08 Throne to Purgatory
09 When Horny Flames Begin to Rise
10 Hertogenwald
11 Final Armageddon (epilogue)
Alex “Engash-Krul” Calvi