Recensione: Tracks From The Dustshelf / Time Stood Still (Reissue)

Di Andrea Mungiello - 24 Ottobre 2012 - 0:00
Tracks From The Dustshelf / Time Stood Still (Reissue)
Band: GTS
Etichetta:
Genere:
Anno: 2012
Nazione:
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85

Tornano disponibili sul mercato due prodotti che faranno sicuramente gola e la gioia degli appassionati di AOR e melodic rock d’annata.

Abbiamo tra le mani “Tracks from the dustshelf” e “Time Stood Still”, rispettivamente esordio e secondo album degli inglesi GTS, band che annovera tra le proprie fila membri di Airrace e Yaya, rilasciati a metà degli anni ’90 (1995 il primo e 1996 il secondo).
A causa delle scarsissime informazioni reperibili in rete su questa band è facile immaginare come, complice il periodo di uscita dei dischi, il gruppo abbia potuto ricevere poca gloria e fama, proponendosi in annate non troppo favorevoli al genere offerto; il rammarico sale però quando ci si avvicina a questi due ottimi album colpevolmente passati inosservati se non nel circuito degli appassionati, che ne custodiranno senz’altro gelosamente una copia delle versioni prima stampa.

Ci siamo approcciati ad una recensione unica per le due ristampe in quanto i due dischi non presentano sostanziali differenze tra loro: due prodotti solidi, curati ed a tratti entusiasmanti, in grado di competere con le uscite dei mostri sacri del genere che, specialmente negli anni ’90, non sempre sono stati in grado di offrire album all’altezza della propria fama.

Ed è proprio il senso di sorpresa che rende “Tracks from the dustshelf” e “Time stood Still” due piccole gemme da avere nella propria collezione ed ascoltare fino allo sfinimento: la freschezza di due dischi in un genere che non può proporre grandi innovazioni ma solamente prodotti più curati e con più passione di altri, talenti che rendono i GTS una valida alternativa ai vari FM, The Storm, Atlantic e che oggi, a oltre quindici anni di distanza, faranno di certo tornare alla mente ricordi piacevoli a chi li ascoltava ai tempi in cui uscirono. Ma soprattutto, sapranno di certo esaltare nuovi fan e appassionati del genere che ancora non li conoscevano, me per primo.

Musicalmente parlando, i due album si muovono a cavallo tra AOR e melodic rock, con le tastiere a farla da padrone, sulle quali svetta la splendida voce di Sam Blue. Due platter che hanno nella melodia e nel talento in fase compositiva i propri punti di forza.
Prodotti trascinanti, che non presentano pezzi deboli o cali di alcun tipo, in grado di regalare ore di emozioni e passione agli amanti del genere così come ai neofiti.

Assolutamente inutile e superfluo quindi, un ipotetico track-by-track: ogni singolo brano contenuto in queste opere meriterebbe singola menzione o elogio.
Il mio consiglio spassionato è quindi di mettere mano al portafoglio e recuperare il prima possibile questi due gioielli finiti troppo presto nel dimenticatoio.
Visto che, a quanto pare, anche questa volta le copie disponibili non saranno moltissime!

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Tracklist  “Tracks From the Dustshelf”:

01. Endless
02. You
03. Baby Make Time
04. Marrianne
05. Turning Over Again
06. Dream On
07. Fascination
08. Hands Of Time
09. Love Like Fire
10. The Other Side

Tracklist “Time Stood Still”:

01. Stands Still
02. Innocence
03. I Know What You Are Searching For
04. Here I Am
05. Fight To Survive
06. Deeper In Love
07. Caught In The Game
08. A Little Love
09. Under The Same Sun
10. I Remember
11. Solitude
12. Time Stood Still

Line Up:

Greg Hart – all guitars, backing vocals
Toby Sadler – keyboards, bass guitar, backing vocals
Sam Blue – lead vocals, backing vocals
Charlie Mack – drums

 

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