Recensione: Trinity Redux
Mai essere prevenuti! Dopo aver ascoltato i primi due pezzi di questo ‘Trinity Redux’, secondo album dei polacchi Extinkt, per capire se rientrava nel mio settore di appartenenza, ho catalogato velocemente la band come una tra le tante sulla scia di SOD e Municipal Waste … Crossover/Thrash allo stato brado e tirato in faccia a secchiate … niente di più, niente di meno, con tanto di colore verde letale nello sfondo del loro logo.
O, perlomeno, questo era quello che pensavo fino a qualche giorno prima di riprenderlo ed ascoltarlo completamente. Beh, il filone è quello, ma gli Extinkt non si limitano a correre a tutta forza da un punto “A” ad un punto “B” abbattendo qualsiasi muro incontrino. Danno qualcosa in più, completando il loro sound crudo e feroce con diramazioni il cui spettro sonoro va dalle sfrenate ritmiche Rock’ N’ Roll (tipo la mitica ‘Rocker’ degli AC/DC, per intenderci) alle andature Dark-Gothic, con risvolti anche psichedelici, caratteristiche dei Black Sabbath o dei melanconici e drammatici Type O Negative. Il tutto amalgamato da un’atmosfera nichilista, opprimente e innaturale che avvolge tutto il disco allo stesso modo del mondo distopico della copertina, demolito dalla malvagità guerrafondaia degli uomini ed il cui giungere sembra essere sempre più vicino.
Queste diramazioni possono riguardare intere canzoni (come ‘Battle Song’, dall’anima Thrash ‘N’ Roll, o ‘Fed With Disease’, all’opposto della scala delle velocità, surreale e psicotica), oppure costituire introduzioni (come il Dark Sound iniziale di ‘How Have You Fallen’ od il triste giro di basso unito ad una batteria tribale di ‘Temple of Trials’) ed interludi (l’atmosfera distruttiva di ‘Human No-Go Zone’).
Non mancano riferimenti a capostipiti come Tankard e Slayer (si sentano, principalmente, gli assoli di ‘Radioactive Death’ e ‘Chems in My Vaeins’) e c’è qualcosa di più tecnico in ‘From Before’, che unisce il Thrash dei Megadeth al sempre eterno Hard Rock anni ’70, e in ‘Redemption Song’, con un riff simil primi Metallica.
C’è anche una conclusione inaspettata: ‘As the Sky Falls Apart’ è un brano acustico e dall’atmosfera triste e rassegnata che esce dagli schemi ma che completa la sensazione di negatività che permea ‘Trinity Redux’.
Nel mezzo tanto efferato Hardcore/Thrash sparato a mille, iper diretto e sfrontato, con assalti all’arma bianca e riff ridondanti allo sfinire. Pure un po’ scontato, bisogna ammettere, tremendamente legato alla Vecchia Scuola delle band citate all’inizio di questa recensione ma con l’aggiunta di un bel po’ di assoli e fraseggi pirotecnici.
Completano il quadro di questa band un bel muro sonoro, dato da un basso dalla distorsione devastante, da una batteria martellante e da una chitarra ritmica dalle tonalità molto pesanti, ed un voce che, pur non essendo proprio quella di Elvis Presley, è sufficientemente teatrale ed adatta al genere.
Gli Extinkt fanno parte della scena Thrash polacca dal 2012 ma, oltre a ‘Trinity Redux’ hanno pubblicato solo un album, ‘Postnuclear Trip to Nowhere’ del 2016. In compenso i suoi componenti suonano in parecchie altre band di varia estrazione tra cui citiamo, tra i più conosciuti, Terrordome e Psychopath, ed è probabilmente questo che ha consentito loro di produrre un album così piacevolmente ecclettico.
‘Trinity Redux’ è disponibile dal 10 novembre 2023 via Ossuary Records.