Recensione: Trollskau Skroemt Og Koelabrenning

Di Alessandro Zaccarini - 1 Dicembre 2006 - 0:00
Trollskau Skroemt Og Koelabrenning
Band: Myrkgrav
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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73

Foreste di troll, spettri e braci ardenti in questo debut album del progetto chiamato Myrkgrav, one-man band nota ai frequentatori della scena pagan underground grazie a un bellissimo demo dal titolo ‘Fra Fjellheimen Kaller’, uscito nel 2004.

Undici pezzi di viking metal vecchia scuola, per raccontare leggende e storie del Ringerike, una regione situata nel cuore del sud della Norvegia, terra di origine del giovanissimo Lars Jensen, padre padrone del progetto. Proprio ad altre one-man band il suono dei Myrkgrav va ad avvicinarsi, in primis agli esordi di quel genio musicale che siamo abituati a chiamare Falkenbach, poi verso un altro signore capace di grandi cose nel suo primissimo periodo, tale Vintersorg, e un uso della chitarra in sede di melodia principale così massiccio da richiamare i modi di Glittertind. C’è però un abisso tra l’approccio e i suoni dei lavori di Glittertind e ‘Trollskau Skroemt Og Koelabrenning’: qui le atmosfere sono decisamente più oscure e fredde, orientate verso il black metal norvegese, e alla voce ancora puerile di Torbjørn Sandvik il nostro oppone un’ugola di una maturità e una potenza a tratti davvero notevole.

In ‘Trollskau Skroemt Og Koelabrenning’ ci sono tante buone nuove ma anche un paio di stonature che ne sfregiano una produzione e un suono altrimenti da pelle d’oca. È il caso della scelta dei suoni delle tastiere (che personalmente risolverei relegandole soltanto a sottofondo nei passaggi che necessitano di più spessore), della decisione di usare una chitarra elettrica in pulito per le parti acustiche e soprattutto della primaria necessità di una parte di batteria vera, che dia profondità e naturalezza a un costrutto musicale che sul fronte delle chitarre e soprattutto delle voci si trova già a un livello più che discreto.

Questo primo lavoro forse non eccelle in continuità qualitativa, ma è capace di alcuni momenti di pregevolezza improvvisa come la splendida Tre Skygger Tel Kolabrennern Kom o Finnkjerringa, dove i modi dei Myrkgrav riescono con maestria degna di nota: voce pulita (solitamente legata ai ritornelli) e scream, incastonati su chitarre zanzarone che macinano riff in sottofondo, tra temporanei assalti in blast beast e tempi più cadenzati (esattamente alla Falkenbach), fino a decelerazioni che portano il pezzo su passaggi quasi doom alla Primordial.

Dopo i Galar un’altra giovane band norvegese dai suoni legati alla vecchia scuola fa il suo ingresso nella scena viking/pagan europea, e anche se a parere di chi scrive questo primo disco da studio non bissa la sorpresa di ‘Fra Fjellheimen Kaller’, Trollskau Skroemt Og Koelabrenning ci consegna una band dalle potenzialità interessantissime. Attendiamone i passi futuri, nel nome di una tradizione che ultimamente sta fortunatamente ricominciando a partorire formazioni degne di nota.

Tracklist:
01. Gygra & St. Olav
02. Fela Etter’n Far
03. Om Å Danse Bekhette
04. Oppbrennerbønn
05. Olav Tryggvason
06. Mellomspell 
07. Tre Skygger Tel Kølabrenner’n Kom
08. Tjernet
09. De To Spellemenn
10. Finnkjerringa
11. Endetoner

Alessandro ‘Zac’ Zaccarini

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