Recensione: Tropical Steel

Di Mauro Gelsomini - 4 Marzo 2008 - 0:00
Tropical Steel
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Anno: 2008
Nazione:
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67

Heavy metal in chiave latin jazz? Eccovi serviti!
Trova spazio sul nostro portale l’affascinante proposta di questa mini-orchestra cubana, divenuta già da qualche tempo una sensazione sul circuito MySpace, e che, come tutte le sensazioni – originali – sta sollevando gli interessi dei metallari annoiati anche nel nostro paese.
Sì, perché i Combo De La Muerte sono otto musicisti jazz che sbandierano ai quattro venti la loro passione per il metal, e lo fanno non senza un pizzico di malizia, stuzzicando con la loro formula il metallaro “nuovo”, quello open-minded, o presunto tale.

Il risultato di questa rilettura è “Tropical Steel”, un album raffinato, dagli arrangiamenti semplici – se il jazz è il vostro pane quotidiano – ma interessanti e strabilianti (o stravaganti?) per chi è in cerca di nuovi stimoli. E allora sarà sfizioso scoprire il “voodoo latin jazz” fondamentalmente acustico, fatto di pianoforti, marimbe, theremin, contrabbassi, ma anche chitarre e un piano elettrico Rhodes molto usato nel jazz.
Al microfono si alternano le suadenti Luz Del Brujo e Mariposa Infierno, coadiuvate dal resto della band, con l’obiettivo – le voci femminili lo dimostrano – di spogliare, per quanto fosse ancora necessario – del tutto i brani del loro primordiale e caratterizzante aspetto hard.
Il “trattamento” è riservato a tutte le “leggende” dell’heavy metal, rappresentate dai brani più famosi, com’è ovvio, e allora non possono mancare classici come “Breaking The Law” dei Judas Priest, “South Heaven” degli Slayer, “Defender” dei Manowar, “Highway To Hell” degli AC/DC, “Power and the Glory” dei Saxon, “Black Sabbath” dei Black Sabbath, “Wrathchild” degli Iron Maiden, tutti conditi in “salsa” caraibica…

Presenti anche cover version di brani più di nicchia, come “Pull The Plug” dei Death, “Collection By Blood” dei Dismember o “You Suffer” dei Napalm Death, che tra le altre sono probabilmente quelle che subiscono lo snaturamento maggiore.

Il dubbio, è facile intuirlo, è che l’album diventi lo strumento per farsi belli con gli amici, proponendo la tradizionale “chicca” tanto in voga nelle abitudini delle combriccole metalliche, ma che, ben presto, finisca nel dimenticatoio un po’ per il suo carattere di vera e propria meteora, un po’ per il davvero opinabile interesse nei confronti di una mistura forse troppo forzata.
Per non contare quelli che proveranno raccapriccio e sdegno per cotanto affronto…

Tracklist:

01. Proyecto Satanico
02. Breaking The Law (Judas Priest)
03. South Of Heaven (Slayer)
04. I Wanna Be Somebody (W.A.S.P.)
05. Peace Sells (Megadeth)
06. Venganza Del Infierno
07. Mama I’m Coming Home (Ozzy Osbourne)
08. Wrathchild (Iron Maiden)
09. Collection By Blood (Dismember)
10. Te Gusta El Metal?
11. Highway To Hell (AC/DC)
12. Pull The Plug (Death)
13. Eat The Rich (Motorhead)
14. Levantate Joven Guerrero
15. Defender (Manowar)
16. Power And The Glory (Saxon)
17. Come To The Sabbath (Mercyful Fate)
18. Black Sabbath (Black Sabbath)
19. Triunfo Metal
20. You Suffer (Napalm Death)

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