Recensione: Twilight Of The Gods – A First Step To Mental Revolution
Giungono al secondo capitolo della carriera discografica i polacchi Frontside, autori già qualche anno fa di un buon album di thrash metalcore intitolato “…and Forgive Us Our Sins”, platter che aveva fruttato alla band il Grammy Award nel proprio paese d’origine per la migliore uscita in ambito heavy dell’anno 2003.
La biografia del gruppo stilata in occasione di questo nuovo cd, dal chilometrico titolo di “Twilight Of The Gods – A First Step To Mental Revolution”, descrive l’act come la risposta europea alle grandi bands di heavy hardcore d’oltreoceano quali Killswitch Engage, Bleeding Through e Mushroomhead.
In verità la proposta dei Frontside sembrerebbe essere orientata verso lidi maggiormente estremi ed evidenzia una versatilità alquanto lodevole: le influenze della scena newyorkese sono ben presenti, e si dichiarano con immediatezza nelle aperture melodiche di cui vengono infarciti più o meno tutti i brani compresi nel disco e più ancora nelle chitarre tipicamente “stoppate”, tuttavia risulta altrettanto marcata la derivazione di natura più direttamente estrema e tradizionale, che si riferisce, per rifferama e durezza di talune partiture, a bands attive in territori affini al death di stampo svedese ed americano. Sprazzi di Entombed, Dismember e vaghi sentori di Obituary, Slayer e Morbid Angel sono gli ingredienti che, insieme alla già citata componente metalcore ed un palese gusto thrash, vanno a plasmare compiutamente il sound in forza al combo polacco, contribuendo a generare un impressione senz’altro positiva ed apprezzabile di un prodotto non originalissimo, ma certamente di buon livello e godibilità.
Da rivedere senza dubbio alcuni cori, spesso privi del giusto mordente e leggermente scomposti, oltre che sprovvisti di slancio e potenza, non sono comunque mal riusciti pezzi come “Absolution Hour”, con un wall of sound degno degli Obituary, l’iniziale “Apocalypse Continues”, assalto all’arma bianca di gustosissima cattiveria con riffs circolari alla Machine Head e growl in stile Sepultura; ottimi anche i ritmi da “segheria” di “Burden Of Hell” e lo speed forsennato di “Shape Of Pain”, ammorbidito da un ritornello ultra melodico, così come la conclusiva “Exhaling Final Breath”, vero highlight del disco, dove i Behemoth incontrano nuovamente gli Obituary in un brano velocissimo dalla rabbia incontenibile e deflagrante.
Al termine dell’ascolto la considerazione è immediata: siamo senza dubbio in presenza di un buon lavoro, suonato con convinzione e sincerità e, cosa non trascurabile, scorrevole e di buona resa dal principio alla fine.
I mezzi in possesso dei Frontside sono di primo piano: una volta individuata la strada in grado di permettere loro di crescere ulteriormente sviluppando maggiori doti personali, questi cinque giovani musicisti potrebbero concretamente diventare una realtà di notevole importanza e seguito.
“Twilight Of The Gods” è comunque un disco già di per se piuttosto interessante, consigliato ai fans di Machine Head, Obituary, Killswitch Engage e Dismember, ma più in generale agli amanti del metal estremo d’impatto e potenza, che potranno così placare per qualche tempo la cronica ed insaziabile fame di violenza sonora.
Tracklist:
01. Apocalypse Continues
02. Burden Of Hell
03. Messiah Syndrome
04. We Are Destined To Burn
05. Hurricane
06. Appeal For Forgiveness
07. Absolution Hour
08. Embrace This Promise
09. Shape Of Pain
10. Redemption Symphony
11. Exhaling Final Breath
Line Up:
Auman – Voce
Novak – Voce / Back. Vocals
Demon – Chitarre
Daron – Chitarre
Toma – Batteria