Recensione: Two Forces Opposed
Bruno Masulli è davvero instancabile: non pago di aver già mietuto consensi con le ultime uscite dei suoi Annihilationmancer e In Aevum Agere, eccolo di nuovo sulle scene con un altro progetto, i Power Beyond. Nati circa una decina d’anni fa e autori nel 2006 di un demo dal titolo Through The Conscience And The Spirit, i Power Beyond sono da poco tornati con un nuovo EP, Two Forces Opposed. Rispetto al thrash/death furioso degli Annihilationmancer e all’heavy/doom maestoso degli In Aevum Agere, nei Power Beyond Bruno dà sfogo alla sua vena più melodica ed epica, ma senza che siano sacrificati potenza e impatto. La line-up è formata da Bruno Masulli (voce e chitarra), Fabio Parisi (batteria) e Piero Gambino (basso); l’EP consta di cinque canzoni, di cui due del tutto inedite, due nuove registrazioni di tracce provenienti dal precedente demo, e una nuova versione di una composizione del 1999.
I Power Beyond si rifanno alla scuola speed/power metal ottantiana, e i gruppi di riferimento sono i Rage, i Metal Church, i Running Wild, o ancora i vecchi Annihilator. Avendo così tanti progetti in ballo, la prima perplessità che potrebbe sorgere è che essi, visto il comune mastermind, possano assomigliarsi un po’ tra loro, ma basta ascoltare quest’ultimo dischetto a nome Power Beyond per vedere ogni dubbio fugato: Bruno è riuscito a crearsi un proprio stile riconoscibile, ma ognuna delle sue band ha un sound ben definito e differenziato. Nel caso di Two Forces Opposed, ci troviamo di fronte a canzoni dal carattere forte, sostenute da una sezione ritmica davvero trascinante, in grado di dosare ottimamente potenti cavalcate e frangenti più melodici; le tracce sono mediamente abbastanza lunghe, ma la varietà è assicurata da un songwriting ricco di sfaccettature e di dettagli, e una particolare nota di merito va alla chitarra solista, i cui interventi segnano alcuni dei passaggi più coinvolgenti. Per quanto riguarda il comparto vocale, rispetto allo stile graffiante degli Annihilationmancer qui abbiamo un cantato molto più melodico ed epicheggiante, che tesse armonie accattivanti e si produce anche in ottimi acuti.
Tutte le canzoni si assestano su alti livelli e ognuna ha la sua peculiarità a contraddistinguerla, che sia un assolo particolarmente ispirato, un’accelerazione particolarmente potente, o – come nell’ultima traccia – momenti più d’atmosfera. Proprio l’ultima canzone, tra l’altro, rende ben evidente lo spessore del songwriting: essendo una lunga strumentale non può contare sull’apporto della voce per catturare l’attenzione dell’ascoltatore, ma riesce ugualmente a tenere sempre ben desto il suo interesse grazie ad una struttura articolata fatta di continui cambi di tempo, di melodie e di registro.
Eccellente, infine, la produzione: sia la voce che gli strumenti hanno un suono pulito e potente, ed ogni elemento ha il giusto risalto nel mix.
Insomma, il buon Bruno fa centro ancora una volta e dimostra ulteriormente la sua ecletticità come artista. Two Forces Opposed segna il ritorno di uno dei gruppi più promettenti dell’underground power italiano, e getta solidissime basi per un full-length coi fiocchi, che speriamo possa arrivare presto. Nel frattempo, i fan dello speed/power non si lascino sfuggire questo ottimo EP.
Giuseppe Abazia
Tracklist
1 – The Strength (05:42)
2 – Spiritual Sculpture Complex (07:07)
3 – Conceived (In Itself The Reason To Exist) (05:40)
4 – Reverence To Human Fate (08:05)
5 – The Power Beyond (Instrumental) (08:38)
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