Recensione: Two Of A Kind
Cambia monicker ma non smarrisce il senso per la buona musica l’ottimo Fred Hendrix, veterano della scena hard rock europea noto agli appassionati per la propria lunga militanza nei seminali Terranova, oltre che per la partecipazione in una serie di progetti minori usualmente direzionati verso il classico senso dell’eleganza tipico dell’AOR e del melodic rock.
Il nuovo progetto mandato in campo questa volta, ha tuttavia connotazioni in certa misura differenti e comunque di notevole spessore, tali da renderlo elemento di sicuro spicco e grande interesse agli occhi di tutti i fruitori del genere.
Muovendo da una base consolidata che vede nei componenti già rodati di Terranova, Aquila e Vengeance (il fratello Ron alle tastiere, Gesuino Derosas alla chitarra e Hans in’t Zandt alla batteria) un punto di partenza sicuro ed affidabile, Hendrix ha deciso infatti di lasciare scena e microfono a due female singers dotate di indubbio fascino ed evidente bravura, assoldando Esther Brouns e Anita Craenmehr e centrando in tal modo un obiettivo ricercato e voluto da tempo: riportare in auge il tipico suono spumeggiante degli anni ottanta che ha in Heart e Boston due dei fondamentali pilastri e punti di riferimento.
Davvero ben congeniato e composto ‘Two Of A Kind’ ha dalla sua almeno un paio di aspetti basilari in grado di renderlo vincente e gradito: un impasto melodico che, pur di chiara ispirazione ottantiana, rivela in ogni frangente una grande freschezza e vitalità, ed un gusto per i cori ed i ritornelli semplicemente straordinario, perfettamente modellato nel più brillante e ficcante stile che proprio da Boston, Heart, Lita Ford, Bon Jovi e Pretty Maids ha avuto storicamente origine e che ancora oggi si rivela in grado di coinvolgere ed estasiare senza mai rendersi stancante o tedioso.
Sin dall’opener ‘Light In The Dark’, il feeling sprigionato e l’urgenza delle ritmiche, unite al costante ed onnipresente tappeto tastieristico ad opera di Ron Hendrix, dichiarano apertamente modelli, ispirazioni e tutto il campionario di immagini calorose e vivide tipiche dell’AOR americano, conferendo al platter un ulteriore valore aggiuntivo in termini di fascino e ricchezza in grado di convincere anche il più distaccato degli ascoltatori.
Inutile dilungarsi troppo sulla geniale semplicità di episodi come ‘The Longest Night’, ‘Little By Little’, ‘Heaven Can Wait’ e ‘I Die A Little More Everyday’, perennemente in bilico tra rock statunitense ed aperture affini allo scandi rock ed alla matrice rockettara europea, citazione di particolare merito va invece alle semi ballate e mid tempos intitolati ‘Give Me A Reason’, ‘Unbearable’, ‘In Your Arms’ e ‘Into The Fire’, brani dotati di uno charme quasi “perforante”, in grado di stampare indelebilmente la propria linea melodica nella memoria aprendo la via a sogni e ad attimi ammalianti che, in perfetto orario, si prestano ad interpretazioni dai contorni primaverili e ad ampio respiro.
Interessanti infine anche i passaggi più vicini al vero e proprio hard rock come la grintosa ‘Whole Again’ e la gioiosissima ‘To The Top’, pezzi dal buon piglio e dalla ragguardevole energia che tuttavia mai sconfessano la natura dell’album, confermandosi edificati su eccellenti fondamenta melodiche e, soprattutto, sulle immancabili basi di tastiera presenti in ogni dove.
‘Two Of A Kind’ è dunque un album di grande spessore e godibilità, costruito in maniera impeccabile e dotato, come detto in apertura, di una serie di ingredienti ben amalgamati e distribuiti con assoluta perizia da una serie di musicisti di elevata esperienza e comprovata bravura.
Un disco di classe e sostanza, ricco di verve e gioia di vivere.
Qualora foste sin da adesso in cerca di una colonna sonora per i vostri momenti vacanzieri di maggior allegria e spensieratezza, non esitate nel prendere in considerazione la nuova creatura di Fred Hendrix e dei suoi soci: il minimo che vi possa capitare e di trovarvi con un bel sorriso stampato sulle labbra!
Tracklist:
01. Light In The Dark
02. The Longest Night
03. Little By Little
04. Give Me A Reason
05. Heaven Can Wait
06. Unbearable
07. Into The Fire
08. In Your Arms
09. Whole Again
10. To The Top
11. I Die A Little More Everyday
Line Up:
Esther Brouns – Voce
Anita Craenmehr – Voce
Hans in’t Zandt – Batteria
Gesuino Derosas – Chitarra
Ron Hendrix – Tastiere
Fred Hendrix – Basso