Recensione: Ultimate Collection
A due anni dall’uscita di questo meraviglioso box targato Gamma Ray, mi accingo a spendere un paio di paroline per chi avrebbe voglia di avvicinarsi per la prima volta nel mondo del power metal o per chi, come me, non può fare a meno di collezionare qualsiasi prodotto del combo tedesco.
Come successe per il doppio Best of “Blast from the Past” Kai Hansen, leader indiscusso del panorama speed/power e guitar-vocalist del gruppo, non si limita certo ad inserire dentro una scatola i cd prodotti fino ad oggi dalla band (con l’esclusione di “No World Order” pubblicato dopo il 2002) ed a venderceli a prezzo economico, nulla di tutto ciò ed in serie: “Heading For Tomorrow”, “Sigh No More”, “Insanity & Genius”, “Land Of The Free”, “Somewere Out In Space” e “Powerplant” vengono completamente rimasterizzati (e si sente), proposti in un elegantissimo digipack uno per uno e soprattutto aumentati di ben 3 bonus track per capitolo (in totale 18 bonus track)…
La storia della band è tutta qui, dentro quel cubo colorato disegnato da Herve Monjeaud.
Lasciatevi trasportare dall’intramontabile “Welcome” che annuncia la nascita del raggio gamma che brilla ancor di più ascoltando “Lust For Life”, “Heaven Can Wait” e “The Silence” tratte dal primo “Heading For Tomorrow”; continuate il vostro viaggio saltellando sull’happy metal di “Rich And Famous” o sulle note della brillante “One With The World” estratte da “Sigh No More”, urlate a squarcia gola il chorus di “Tribute To The Past”, scuotete la testa a ritmo di “No Return” e di “Last Before The Storm” introdotte da “Insanity And Genius”…
Fate una piccola pausa e ri-immergetevi cantando il capolavoro assoluto “Land Of The Free” (insieme ai “Keeper Of The Seventh Keys” degli Helloween di Hansen e Weikat), tornate al futuro con “Beyond The Black Hole” e fatevi un giro nello spazio di “Somewhere Out In Space” o nelle terre dei faraoni con “Valley Of The Kings” e guardate in alto: “Rising Star” è li che vi guarda pronta ad elettrizzarvi insieme a “Shine On”… Non vi basta? “Anywhere In The Galaxy” vi strabilierà, “Send Me A Sign” e “Garden Of The Sinner” vi fulmineranno all’istante con la loro velocità ed infine tutti, ma proprio tutti, brinderemo sul nuovo inno dedicato a noi tutti: “Heavy Metal Universe”.
Credo sia inutile utilizzare altri 100 milioni di caratteri per commentare una ad una le chicche presenti in questa “metal opera”, di hit ce ne sono a bizzeffe e le bonus track sono divertentissime ed azzeccate; qualche esempio? “Return To Fantasy” degli Uriah Heep, “Victim of Changes” dei Judas Priest e “Long Live Rock & Roll” dei Rainbow delizieranno più di una persona tra voi, ne sono sicuro.
Gaetano “Knightrider” Loffredo