Recensione: Unbroken
I Demon sono una band storica della NWOBHM, che ha composto ottimi dischi come Night Of The Demon o The Unexpected Guest, dal quale i Blind Guardian presero Don’t Break The Circle. Spariti dalle scene nel ’92 dopo Blowout, eccoli tornare in pista nel 2001 con Spaced Out Monkey (tiepidino, per quel che mi riguarda) e nel 2005 con Better The Devil You Know (decisamente meglio). Entrambi i lavori non godettero però della visibilità necessaria per portare il gruppo inglese alla ribalta.
Quando ho sentito dell’uscita di Unbroken ho fatto fatica a crederci. Davvero stavano tentando un nuovo ritorno a più di trent’anni di distanza dal loro esordio e a sette dal loro ultimo lavoro? A quanto pare sì e i risultati non sono affatto malvagi. Della formazione originale è rimasto il solo Dave Hill, mentre poco o niente si sa dei suoi compagni di ventura, fatta eccezione per il neo acquisto Paul Johnson, nei Saxon ai tempi del loro Destiny.
Cominciamo con una intro di tastiera che ci accompagna alla prima traccia: Prey. La produzione è rocciosa e moderna, la voce di Hill rimane calda e potente come se il tempo non l’avesse intaccata. Poco meno di quattro minuti che riaccendono la speranza che il demone inglese sia tornato più forte che mai. Anche la seguente Shine A Light non è da meno. Le tastiere di Paul Farrington alleggeriscono un po’ i riff granitici di un classico pezzo in stile Demon. L’interpretazione del frontman accresce le potenzialità di un brano davvero buono che ci fa comprendere lo stato di ottima salute della band.
È il momento della title track che parte con riff veloce che ci riporta indietro di almeno venticinque anni e prosegue con un buon ritornello dall’atmosfera ancora nostalgica. Wings Of Steel, a dispetto di un titolo aggressivo, è una power ballad melodica: piacevole ma niente di più. Fill Your Head With Rock potrebbe essere uscita tranquillamente da un disco dei Saxon, se non fosse per il cantato ultra aggressivo di Dave Hill. Tornano atmosfere fantascientifiche tanto care ai Nostri con Take Me To Your Leader: buon pezzo in cui è di nuovo la linea vocale a renderlo superiore alla media.
Si abbassa purtroppo un po’ la qualità delle composizioni nelle tracce finali. Il mid tempo di Private Lives non risulta incisivo quanto vorrebbe. Lo stesso vale per la sognante We Can Make It, decisamente inferiore agli standard del resto del disco. What About The Night soffre dello stesso difetto di piattezza: non è sufficiente un ritornello accattivante per renderla memorabile. Conclude alzando di nuovo la media la melodica I Still Believe, un messaggio di speranza per il futuro del rock duro ben congegnato e suonato.
Credo che i Demon abbiano ancora qualcosa da dire e che sia sufficiente trovare una certa costanza nelle release per dimostrarlo. Basta provare ad ascoltare le prime due tracce di questo Unbroken per rendersene conto. Un acquisto sicuramente consigliato per tutti i nostalgici della NWOBHM, ma penso che un ascolto sia doveroso anche per le nuove leve desiderose di conoscere una band che ha fatto la storia del metallo pesante.
Mauro Saracino
Tracklist:
1. Prey (Intro)
2. Prey
3. Shine a Light
4. Unbroken
5. Wings of Steel
6. Fill Your Head with Rock
7. Take Me to Your Leader
8. Private Lives
9. We Can Make It
10. What About the Night
11. I Still Believe
Formazione:
Dave Hill – voce
Ray Walmsley – chitarra
David Cotterill – chitarra
Neil Ogden – batteria
Paul “Fasker” Johnson – basso
Paul Farrington – Tastiere
durata 47 min circa