Recensione: Unden!able

Di Stefano Burini - 7 Luglio 2016 - 9:00
Unden!able
Band: Hellyeah
Etichetta:
Genere: Thrash 
Anno: 2016
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
75

Fammi indovino e ti farò ricco.

Diciamocelo in maniera chiara e senza patemi: quanti di voi onestamente sentivano la mancanza di un nuovo album targato Hellyeah? A giudicare dalla tiepida accoglienza riservata negli anni ai quattro lavori finora pubblicati dal supergruppo capeggiato da Vinnie Paul (Pantera) e Chad Gray (Mudvayne), non molti..

In effetti, dai tempi del debut omonimo fino al recente “Blood For Blood” e passando per i discreti ma non certo memorabili “Stampede” e “Band Of Brothers”, la ricetta degli Hellyeah non ha mostrato sorprese né volontà di qualsivoglia evoluzione rimanendo anzi ancoratissima ad un groove metal potente e catchy sulla carta quanto nei fatti ammanierato e – ahinoi – fondamentalmente innocuo.

L’apparenza inganna

Per fortuna (o talora purtroppo, ma non è questo il caso) le cose non vanno sempre come ci si aspetta sicché, contro ogni pronostico il nuovissimo “Unden!able” si guadagna sul campo per distacco la palma di miglior album nella discografia della band statunitense.

Fino a che punto lo zampino dell’ormai lanciatissimo Kevin Churko (già ascoltato in azione con Five Finger Death Punch, In This Moment, Papa Roach e Rob Zombie tra gli altri) in consolle possa aver contribuito a dare una scossa a Vinnie, Chad e compagnia non è ovviamente dato sapere; tuttavia quel che è certo è che dietro a un sound potente e scintillante come non mai, la sostanza è davvero di prim’ordine.

Mai fino ad ora gli Hellyeah erano riusciti ad essere così ficcanti ed efficaci: gli elementi positivi già ampiamente testati nei precedenti capitoli discografici – su tutti la voce graffiante di Chad – si mantengono inalterati ma con il plus di una serie di riff, ritmiche e ritornelli davvero indovinati, inciampando forse solo sulla sciapa “Love Falls”, piuttosto anonima e priva di mordente. Per il resto “Unden!able” è un gran bel sentire, sia nei momenti più tirati (“Scratch A Lie”, “Be Unden!able”, “Blood Plague”, “Live Or Die” e “Startariot”) laddove l’influenza dei Five Finger Death Punch si fa sentire in maniera inequivocabile, sia nelle struggenti semiballad “Human”, “Leap Of Faith” e “I Dont Care Anymore” (cover di Phil Collins), territorio di caccia di un Chad Gray più che mai ispirato.

Back To Basics

A ben pensarci, è davvero possibile ravvisare un effettiva evoluzione stilistica tra i solchi di “Unden!able” in rapporto ai suoi predecessori? A conti fatti no, se non per quanto attiene l’ormai completo abbandono di quelle atmosfere southern che riecheggiavano in piu d’un’occasione ai tempi di “Hellyeah” e “Stampede” in favore di un sound più tosto e brutale; eppure il disco suona benissimo, a conferma e riprova che talvolta (e in particolare nei generi più “fisici”, come l’hard rock, il thrash e il groove metal) lo spirito, l’attitudine e – di conseguenza – l’ispirazione contino più di ogni altra cosa. In questo senso, dopo aver tessuto le lodi di Gray, vale la pena citare anche il percussionismo finalmente vario, convinto e letale di Vinnie Paul, il riffeggiare ipertrofico di Tom Maxwell e, ultimo ma non per questo meno importante, il grandissimo lavoro di Kyle Sanders (ex Bloodsimple) al basso, autore di una prova assolutamente maiuscola.

Non resta molto altro da dire: “Unden1able” nonostante le premesse non felicissime, è un lavoro degno di essere ascoltato e apprezzato, in primis da tutti coloro che si sono sentiti delusi da quanto sinora proposto dagli Hellyeah. Fatelo vostro!

Stefano Burini

 

Ultimi album di Hellyeah

Band: Hellyeah
Genere: Thrash 
Anno: 2016
75
Band: Hellyeah
Genere: Thrash 
Anno: 2014
68
Band: Hellyeah
Genere:
Anno: 2012
70
Band: Hellyeah
Genere:
Anno: 2010
69