Recensione: Under The Spell [2 Cd]

Di - 29 Giugno 2012 - 0:00
Under The Spell [2 Cd]
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Anno: 2012
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A due anni e poco più di distanza, esce la versione in doppio Cd di Under The Spell – Live At Concordi Theatre, che vide la luce nella sua primigenia forma solamente come Dvd. Stessa scaletta, stesse emozioni del video in termini di pelle d’oca anche se sotto forma diversa, ossia quella magica che solo la musica audio sa sprigionare, spaziando nell’immaginario di ciascun appassionato. Dodici le pagine del booklet accompagnatorio, con tutti i testi e alcune foto in bianco e nero della band di ottima resa visiva. Ora come allora acquisto altamente consigliato per quelli che da tempo seguono le gesta dei Dark Quarterer da Piombino, per il resto del mondo un’occasione imperdibile per assaporare la musica di Gianni Nepi & Co. dal vivo, spaziando su un po’ tutta la Loro discografia. Qui di seguito, per comodità di lettura, viene riportata pari pari 3/4 della recensione relativa al Dvd uscito nel 2010, tanto i concetti e la sostanza musicale non variano di una virgola anche se contestualizzati riguardo i due Cd, tenendo conto degli ovvi distinguo fra i diversi formati.     

L’HM fatto dagli italiani in Italia è stato capace di essere di tutto, come da tradizione del Nostro amato/odiato paese. Quindi derivativo, talvolta scopiazzato al limite della decenza da idee altrui ma in molte occasioni viceversa innovativo o quantomeno unico. Riguardo quest’ultimo aggettivo il primo nome che viene in mente ricade inevitabilmente su di una formazione toscana, precisamente di stanza a Piombino, chiamata Dark Quarterer. In compagnia di pochi altri act al mondo, fra i quali cito i Cirith Ungol, il gruppo di Gianni Nepi e “Nipa” Ninci è assimilabile solo a se stesso e, proprio per questo, fa direttamente parte del patrimonio artistico nazionale oltre che mondiale. Peccato che ad accorgersene, sempre più spesso, siano gli stranieri e quindi a oggi, nel 2010, ben difficilmente è ipotizzabile l’inizio di un cammino conoscitivo portato alla valorizzazione del prodotto metallico interno, – quello di valore -, dopo tre decenni di esterofilia spinta. Mai perdere la speranza, comunque.

Tornando ai Nostri, ci sono tanti modi per festeggiare e suggellare trent’anni di onorata e onorabile carriera. Tempo fa si ricorreva alla Vhs celebrativa, come fecero ad esempio nell’ordine Motorhead e Saxon piuttosto che al Greatest Hits Live su disco con ospiti e rentrèe a profusione. I Dark Quarterer hanno ben pensato di creare i presupposti per un Dvd dal vivo suonato nella Loro terra, con a corollario l’abbraccio dei fan più fedeli, tramite inviti ad hoc e il semplice ma ancora validissimo passaparola. L’evento si è tenuto presso il Teatro Concordi di Campiglia Marittima (Li), lo scorso 20 giugno.

In oltre due ore di riprese sono state snocciolate una dopo l’altra alcune fra le perle musicali della Loro lunga milizia, ammantate da quella signorilità che da sempre caratterizza il modus vivendi del combo toscano. Quindi niente effetti speciali, flash bomb, stage diving, tricorni e borchie al cielo – sia chiaro, onorabilissimi gesti, in altri contesti – ma la sobrietà che, tanto per citare un esempio illustre, ha fatto le fortune dei compatrioti Pfm.     

La prima parte del concerto è in pratica la presentazione anastatica on stage dell’ultima Loro fatica discografica Symbols, uscita nel 2008 per la My Graveyard Productions di Giuliano Mazzardi, peraltro etichetta anche di questo Under The Spell. Inframezzata da qualche leggero momento di empasse, nondimeno concepibilissimo, è possibile gustarsi la magia di pezzi come Ides Of March,  Pyramids Of Skulls e The Blind Church con la band lì di fronte, in carne e ossa. Le riprese sono degne di un Dvd degno di essere considerato tale e non fatto per fregare il pubblico, con ripetuti passaggi di consegna da una telecamera all’altra. Molto suggestive, delicate e azzeccate le immagini che di tanto in tanto scorrono e si sovrappongono ai componenti della band durante la visione. La staticità dei Dark Quarterer va vista come patrimonio dei grandi, che proprio per fornire al pertinente pubblico la performance della vita – o quasi -, si concentra sullo strumento e bada al sodo, lasciando ad altri proclami e trovate sceniche da baraccone che, per inciso e in generale, comunque hanno sempre un Loro perché, spesso onorevole, a partire dal “colore” che emanano, di rado negativo o fine a se stesso.

Dopo Symbols è la volta del resto della discografia degli uomini nati all’ombra della Meloria:  quindi vari estratti da Dark Quarterer (1987), The Etruscan Prophecy (1988), War Tears (1995),
e Violence (2002). La band, oltre ai mastermind Nepi e Ninci, vede all’opera il chitarrista Francesco Sozzi e Francesco Longhi alle tastiere. In qualità di special guest si esibisce Alice Bertoncini  durante l’esecuzione del pezzo The Blind Church.      

Stefano “Steven Rich” Ricetti

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Tracklist:
1. Intro
2. Wandering in the Dark        
3. Ides of March        
4. Pyramids of Skulls        
5. The Blind Church        
6. Shadow of the Night        
7. Crazy White Race        
8. Dark Quarterer        
9. Colossus of Argill        
10. Retributioner        
11. Lady Scolopendra        
12. Deep Wake
13. Last Song        

Line-up:

Gianni Nepi – lead vocals, bass
Francesco Sozzi – guitars
Francesco Longhi – keyboards
Paolo Ninci – drums

Guest:
Alice Bertoncini – vocals on ‘The Blind Church’

 

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