Recensione: Unholy

Di Luca Dei Rossi - 20 Ottobre 2009 - 0:00
Unholy
Band: Altaria
Etichetta:
Genere: Power 
Anno: 2009
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
70

Nel 2000 inizia la loro storia, quando Marko Pukkila e Tony Smedjebacka (rispettivamente basso e batteria) si uniscono a Johan Mattjus e Jani Liimatainen (voce e chitarra). Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, tanti sono stati i cambi di line up (per due anni gli Altaria hanno visto come loro chitarrista nientemeno che Emmpu dei Nightwish) e sette le release (due demo, quattro full e un best of). L’ultima è Unholy, uscita a fine Agosto, ed è quella che mi accingo a recensire.

Ma che musica propongono gli Altaria? Per chi non li conoscesse, la formazione finlandese ci propone un Power Metal melodico con influenze Heavy/Hard Rock. Nulla di innovativo, vero, ma la musica proposta si presenta discretamente suonata e concepita. Ma andiamo nel dettaglio…

La forza della band sta nel creare melodie e riff d’effetto e d’impatto immediato. Non c’è spazio per fronzoli, non c’è spazio per tastiere, orchestre o quant’altro. Solo voce, basso, batteria e chitarra. Per lo più l’album è caratterizzato da mid-tempo, poche sono le accelerazioni. Ma molti sono gli spunti che rendono quest’album facile da gustare. Un album che forse pecca di longevità, ma che non ha picchi bassi come non ha picchi particolarmente alti. Alterior Motive si presenta quindi come una traccia fresca, che non fa pesare l’ascolto. Il timbro di Marco Luponero è possente e raschiato, capace di raggiungere note incredibilmente alte per l’impostazione che ha. Unholy Invasion è una delle canzoni più belle dell’album, incentrata sempre sullo stesso ritmo ma che si fa apprezzare per i riff particolari e per l’assolo ben congegnato. The Lake ci offre dolce motivo di chitarra che duetta con la voce ben impostata di Marco, ulteriore dimostrazione di quanto sia un cantante versatile. Una semi-ballata, questa, dal lontano sapore Savatage (ricorda molto Believe in alcuni punti) che si fa ascoltare con piacere. Come detto: un discreto album suonato onestamente.

Che dire a conclusione di tutto ciò? Non ci troviamo davanti ad un miracolo, ma nemmeno ad un album buono solo a fare da sottobicchiere (ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale). Se il Power/Heavy è il vostro mondo o se siete già fan degli Altaria procuratevi pure quest’album, potrà soddisfarvi come si deve. Per coloro che amano una musica più tirata, veloce, varia, orchestrale o violenta che sia consiglio vivamente a skippare alla prossima rece, l’album e la band non fanno per voi. Non per mancanza di bravura da parte loro, ma per naturale inclinazione musicale ai sound di media velocità. Nulla di trascendentale quindi, ma, lo ridico, un discreto album suonato onestamente. Direi che ci possiamo accontentare.

Luca Dei Rossi

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Tracklist:
1) Alterior Motive
2) Warrior
3) Unholy Invasion
4) Pride Desire
5) The Lake
6) Danger Zone
7) Steal Your Thunder
8)Wind Beneath My Wings
9) We Own The Fire
10) Ready
11) Never Wonder Why
12) Underdog

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