Recensione: Unification
Sono ormai tre anni che Unification e’ uscito, eppure scivola sempre con gran piacere nel mio lettore CD. E’ un disco potente, tirato, melodico, che sa trascinare emotivamente ascolto dopo ascolto senza mai risultare noioso.
Innanzitutto uno sguardo ai componenti della band: la colonna portante e’ senza dubbio Piet Sielck, voce e chitarra. Oltre che autore di quasi tutti i pezzi, e’ lui stesso ad occuparsi della produzione e della registrazione del disco. Al suo fianco spicca il grande Kai Hansen, amico di vecchia data di Piet fin dai tempo del nucleo originario degli Helloween, mentre dietro le pelli siede Dan Zimmermann (ex Gamma Ray, Freedom Call).
Ma veniamo al disco: il concept album si apre alla grande con Coming Home, pezzo notevole in cui Kai e Piet danno subito prova delle loro doti tecniche alle chitarre. Poi e’ il momento di Starborn, a mio avviso una delle piu’ belle canzoni del disco, trascinante, dal ritmo serratissimo e dalla melodia coinvolgente, con un Piet dalla voce sempre potente. La terza traccia, Deadly Sleep, porta il marchio Kai Hansen; sono opera sua gli splendidi assoli di chitarra, ma soprattutto e’ sua la voce che, in un crescendo di entusiasmo, trasporta l’ascoltatore fino al ritornello, orecchiabile e accattivante, che e’ impossibile non cantare a squarciagola! Il disco procede senza cadute di tono, compatto ma articolato, sarebbe inutile descriverne ogni traccia… Vale pero’ la pena di segnalare The Battle per la partecipazione di Uwe Lulis dei Grave Digger, che esegue un assolo di chitarra nella parte finale del brano. Il concept album si conclude con Forevermore, una ballad molto evocativa in cui il cantato di Kai Hansen riesce a cullare e trasmettere un senso di pace… qualche minuto di tregua dopo 11 pezzi davvero tiratissimi! Il disco non finisce qui: dallo storico “Walls of Jericho” degli Helloween gli Iron Savior ci ripropongono Gorgar, con al microfono (e come poteva essere altrimenti?!!) Kai Hansen, nonche’ una cover di Neon Knights dei Blach Sabbath. In coda compare Dragonslayer degli Excelsis, band vincitrice di una competition durante l’Atlantis Falling Tour ’98.
In conclusione: un disco godibile, ben suonato e ben cantato, i cori irrompono sulle strutture serrate e potenti delle canzoni senza mai risultare noiosi… Le melodie, orecchiabili quanto basta, permettono di seguire il disco gia’ dopo il primo ascolto… Unification e’ un ottimo episodio nella discografia degli Iron Savior.
Tracklist:
1. Coming Home
2. Starborn
3. Deadly Sleep
4. Forces of Rage
5. Captain’s Log
6. Brothers
7. Eye to Eye
8. Mind over Matter
9. Prisoner of the Void
10. The Battle
11. Unchained
12. Forevermore
13. Gorgar [Version ’98]
14. Neon Knights
15. Dragon Slayer