Recensione: Unstable Balance
Chitarrista italiano di talento in arrivo sul binario uno.
Uno perché Unstable Balance è il primo disco solista di Massimo Izzizzari, nome nuovo per qualcuno ma che, già da diversi anni, sta facendo il giro d’Italia assieme al gruppo pop/rock Misturafina. Conoscete?
Noi non ci occuperemo dei sui trascorsi musicali, promossi tra l’altro su diverse trasmissioni televisive e radiofoniche italiane (Rai 3, Italia 1, Mtv, Tele Montecarlo, Kiss Kiss, Radio 105 tra le tante), ma ci adageremo sull’arazzo araldico che individua con precisione millimetrica le enormi potenzialità del nostro autore protagonista di un’altissima dimostrazione tecnico-compositiva.
Jazz, Rock, Funk e Metal. Unstable Balance ne è un’oculata combinazione.
L’approccio stile jazz-fusion è una allegoria bella e buona; il tributo offerto a “pezzi da novanta” quali John Scotfield, Mike Stern, Scott Henderson è molto più che una semplice influenza e fa impressione la facilità con la quale Massimo riesce prima a riprenderne i profili migliori e solo in un secondo momento giocare con le sorprendenti qualità che lo personalizzano.
Colpisce l’idea che sta alla base. Izzizzari non si limita alla pedissequa illustrazione del suo campionario ma centellina brano dopo brano i momenti iper-tecnici a favore di eccellenti composizioni; ossigeno puro per un disco forbito.
L’arma vincente è proprio questa: tecnica, melodie e strutture si equivalgono all’interno dei dieci rendiconti inaugurati dai fraseggi assertivi della title track, enfatizzati dalle articolazioni ambiziose di Access Denied e dominati dalla scorrevolezza di Wordgame. Quindici minuti esatti per definire corpo e sostanza di un’opera in musica.
Freeze Frame, forse la migliore, ci ricorda che siamo al cospetto di uno strumentista raffinato ed intelligente, mai incline alle banalità, nella quale gli improvvisi scatti della chitarra elettrica trovano ampie vie di fuga verso gli sconfinati orizzonti della rock/fusion.
Unstable Balance è un disco pensato, ragionato e studiato per acconsentire alla creazione di uno scenario sonoro avvolgente e allettante. La costante ricerca della melodia mista tecnicismo è un po’ il suo minimo comune denominatore e se fino ad oggi pensavate che un album interamente strumentale equivalesse a noia a breve termine beh, resterete “delusi”: Izzizzari è in grado di regalare nuove emozioni ascolto dopo ascolto, intrattenendovi con la sua proposta avvincente. Formidabile artista.
Gaetano Loffredo
Tracklist:
1.Unstable Balance
2.Access Denied
3.Wordgame
4.Television Man
5.Freeze Frame
6.The Alchemist
7.Violation Of Privacy
8.Take It or Leave Ite
9.The Enchanted Forest
10.Teresa