Recensione: Until you are dead

Di Alberto Fittarelli - 6 Gennaio 2004 - 0:00
Until you are dead
Band: The Tombers
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
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69

I The Tombers sono quello che si può definire un gruppo goliardico, pur senza rientrare nella definizione di “band demenziale”, che troppo spesso nasconde gente impegnata a far ridere molto più che a suonare decentemente. La loro musica, espressa in questo Until you are dead, è invece sì semplice ma anche ragionata, di facile presa e discreto impatto.

La formula musicale potrebbe essere descritta come un miscuglio di black metal, hardcore/punk e qualcosa dei Motorhead, mix che spesso rimanda a certi Impaled Nazarene, ma va anche detto che le canzoni sono abbastanza diverse tra di loro: a pezzi rallentati come Insect Invasion o Vomito Etilico si alternano altri decisamente più energici, come la terza Necromantic o Killer Madness.
In generale le strutture dei pezzi sono decisamente simili, tutte basate su un semplice 4/4 di batteria e riff di chitarra elementari, e la cosa in effetti risulta un po’ pesante, considerando che il tutto dura più di 40 minuti; d’altronde il loro sound è da apprezzare probabilmente molto di più dal vivo, dove la potenza del suono e l’attitudine dei musicisti valorizzano meglio i pezzi.

Non che manchi la qualità compositiva: pezzi come l’iniziale World’s end, la già citata Vomito Etilico (titolo da antologia), Maybe I’m mad o Funeral for you sono davvero validi; in particolare Maybe I’m mad evidenzia delle buone idee, a partire dall’intro campionata sino a farci notare il suon di basso iper-distorto di Leo, molto simile a quello del buon Lemmy.
Anche il lavoro del cantante, il Colonnello, è da apprezzare: blackeggiante nella gran parte del materiale, si porta verso timbriche più vicine al punk sulle parti più veloci, urlando i testi pregni di humour nero della band.

In sostanza si può dire che questo sia un primo passo discografico più che buono per una band giovane come i The Tombers: le cose da mettere a posto non mancano, magari condensando le idee in meno tempo e mettendole così maggiormente in mostra, ma Until you are dead è comunque un lavoro da apprezzare, nell’attesa di vederli dal vivo, dove vi assicuro che rendono al 200%.

Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli

Contatti:

URL: www.thetombers.com
E-MAIL: info@thetombers.com

The Tombers c/o:
Simone Serretta
Via Abbadia 4
28100 Novara

Tracklist:

01 – World’s end
02 – Insect invasion
03 – Necromantic
04 – Dark crusade
05 – Funeral for you
06 – Killer madness
07 – White death
08 – Countess bathory (cover)
09 – Intermezzo (strumentale)
10 – Maybe i’m mad
11 – Liquid flesh
12 – Vomito etilico
13 – The bastards (the bastards cover)

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