Recensione: Up For Anything
Seconda prova in studio per i Wheels Of Fire che, a due anni e mezzo dall’esordio “Hollywood Rocks”, tornano col nuovo “Up For Anything” muovendosi abilmente ed egregiamente nelle ariose lande dell’hard rock più melodico e classico.
Tutto questo è opera di Davide “Dave Rox” Barbieri alla voce, Stefano Zeni alla chitarra, Marcello Suzzani al basso, Andrea Vergori alle tastiere e Fabrizio Uccellini alla batteria; mentre l’ottima produzione è stata curata a sei mani da Michele Luppi per le vocals, Alessandro Del Vecchio per basso e chitarre e Roberto Priori per le percussioni.
La partenza è subito veloce con “Follow your heart”, brano dove possiamo apprezzare la compattezza del combo lombardo, rodato da molti concerti e dall’esperienza che ormai fa parte del bagaglio tecnico: aspetti che favoriscono il perfetto amalgama tra vocalist e resto della band, così come l’ottima qualità della produzione, cristallina e potente tanto da permettere a tutti gli strumenti di risaltare allo stesso modo.
Particolari che mettono questa nuova fatica discografica al pari di quelle internazionali.
Con la successiva “Don’t walk away” troviamo i primi special guest, ovvero, James Christian (House of Lords) e la moglie Robin Beck che si uniscono alla voce di Davide nei cori di un brano di pregevole fattura: molto orecchiabile e con un ritornello che più american style di così non si può!
È vero che soprattutto in ambito aor/hard rock ormai c’è poco da inventare e scoprire ma bisogna dare atto ai Wheels of fire di avere la capacità di tenere sempre alta l’attenzione dell’ascoltatore creando trame che rendono i brani interessanti e mai ripetitivi.
Così una dopo l’altra, scorrono “Turning up the radio” (il titolo parla da solo), “Pain”, della quale è stato realizzato un video e “Come back home”, dove fa capolino l’ impronta del miglior Bon Jovi che fu.
Via via sino alla mid-tempo “Web of lies”, con l’ugola di “Dave Rox” che si erge a manifesto melodic rock insieme all’assolo di Stefano, intenso e di grande pathos, sicuramente uno dei brani più riusciti dell’intero disco.
La carrellata di ospiti prosegue con Michele Luppi (Secret Sphere) che affianca il singer con le sue backing vocals in “Lay your body down”, “Nothing to lose” e “No mercy”. In quest’ultima in particolare si segnala anche la presenza di Rob Marcello (Danger Danger), autore dell’assolo centrale, connubio esemplare tra un pezzo da novanta dell’hard rock mondiale e degli ottimi interpreti italiani.
L’album viene chiuso da “Yesterday’s gone”, traccia che conclude in maniera pomposa questa fatica discografica con l’ausilio di una sezione di fiati che riporta indietro il tempo fino agli anni d’oro dell’hard rock melodico.
Un’epoca che dopo tre decadi sembra non ancora terminata. Almeno, finché usciranno album validi e ben fatti come questo.
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Tracklist:
01. Follow Your Heart
02. Don’t Walk Away
03. Turning Up The Radio
04. Pain
05. Web Of Lies
06. Lay Your Body Down
07. Respect
08. Come Back Home
09. Tell Me
10. Nothing To Lose
11. No Mercy
12. Yesterday’s Gone
13. Everytime
Line Up:
Dave Rox – Voce
Stefano Zeni – Chitarre
Fabrizio Uccellini – Batteria
Marcello Suzzani – Basso
Andrea Vergori – Tastiere