Recensione: Valkirja

Di Fabio Del Negro - 12 Dicembre 2012 - 0:00
Valkirja
Band: Rockrace
Etichetta:
Genere:
Anno: 2012
Nazione:
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65

Eccoci dunque a parlare di un gruppo italiano che sprizza hard rock ottantiano da ogni dove.
I Rockrace sono abbruzzesi, di Teramo per intenderci meglio e hanno già alle spalle una fatica discografica abbastanza apprezzata dalla critica nostrana.
Il nuovo prodotto del quartetto tricolore, si presenta nelle sembianze di un curatissimo full-length di dieci tracce, piuttosto ricco di sonorità antiche già scovate dai big della scena glam/hard rock e AOR mondiale, che nonostante non inventi niente di nuovo, non si lascia intimidire dai pregiudizi.

Il buon gruppo che ascoltiamo in questo “Valkirja” (Rudi Baiocchi alla voce, Antonio Gambacorta alla chitarra e voce, Glauco Di Sabatino alla batteria e Tommaso Paolone al basso), dimostra discreta dimestichezza con la materia sin dai primi passaggi pur non entusiasmando in modo troppo convincente: l’atmosfera smorzata dell’opener “The Beginning”, ove l’apertura del riffing di chitarra regala un bell’effetto, perde moltissimo nella vena melodica di poco impatto, soprattutto a livello vocale. Ritroviamo appunto un approccio ammorbidito e non “rocker” come dovrebbe essere: l’armonia del brano per fortuna non ne risente troppo, grazie alla professionalità che la band mette comunque in mostra.
Il cantante si riscatta con il secondo pezzo di questa comunque ottima autoproduzione, “Best Love”, in cui l’attitudine puramente hard rock emerge decisamente con maggior vigore. Un buon passaggio che ci fa apprezzare molto meglio il potenziale del combo nostrano.
“I Hate the World” rimarca invece la matrice settantiana, ricordando Whitesnake e compagni con un romanticismo prettamente hard rock: finalmente possiamo sottolineare la buona prestazione del singer, piuttosto simile nell’interpretazione al celebre Trent Reznor dei Nine Inch Nails (naturalmente non stiamo parlando della sezione strumentale).

La parte conclusiva dell’album regala infine una buona accelerazione del ritmo, non arrivando però a cogliere quella sicura vigoria che avrebbe potuto condurre a qualcosa di nettamente migliore ed ancor più convincente. Nonostante ciò, “To Love and Hate” si propone come un pezzo caratteristico dal sound alla Guns n’ Roses, molto melodico nel presentarsi ma con una prosecuzione più cattivella e decisa: buona prestazione davvero, soprattutto per il solo.
La title-track è la traccia che attacca più di tutti l’anima hard rock degli ascoltatori, per via della sua purezza stilistica e dell’incisività vocale.

Gli espisodi restanti scorrono infine sulla stessa linea di quelli già citati, ripescando nel sound di grandi gruppi come Def Leppard, Whitesnake ed affini.

Bisogna certamente riconoscere al terzetto un’ottima tecnica strumentale, soprattutto chitarristica: è infatti la sei corde a prendere il predominio nella registrazione, andando a sovrastare leggermente i restanti strumenti. Un aspetto non necessariamente critico, tutt’altro: la distorsione utilizzata rende oltretutto i suoni molto accattivanti.
Buone prospettive insomma ancora però da definire in modo completo: i ragazzi ci sanno fare ma non hanno ancora colto pienamente nel segno.
Il rimestare in modo assiduo nel bagaglio musicale dei big sopra citati è, infatti, indice di poca personalità e, se da un lato mette al riparo da grossi rischi formali, dall’altro può purtroppo apparire sin troppo scontato.
Il suono ritrito e gli stereotipi troppo conosciuti sono buoni fino ad un certo punto, giacché, a lungo andare, non contribuiscono a rendere il cd un’esperienza fruibile per molti futuri ascolti.

Opinione personale ad ogni modo: ognuno per fortuna ragiona con la propria testa e potrà sicuramente fare di questo “Valkirja” l’album per eccellenza del 2012…

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Tracklist:

01.    The Beginning
02.    Best Love
03.    I Hate The World
04.    To Love And Hate
05.    Too Bad
06.    Hole In My Soul
07.    Valkirja
08.    Uprising
09.    Walk On By Myself
10.    Wide Hips 69

Line Up:

Rudi Baiocchi – Voce
Antonio Gambacorta – Chitarra / Voce
Glauco Di Sabatino – Batteria
Tommaso Paolone  – Basso

 

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