Recensione: Valley of the Damned

Di Simone Scavo - 9 Maggio 2003 - 0:00
Valley of the Damned
Band: Dragonforce
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
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80

Line up:
Herman Li: chitarra solista, ritmica, acustica e cori
Sam Totman: chitarra solista e ritmica
Vadim Pruzhanov: tastiere e piano
Didier Almouzni: batteria
ZP Theart: voce e cori

Special guest:
Clive Nolan: cori e tastiere
Diccon Harper: basso

Come un fulmine a ciel sereno viene pubblicato all’inizio del 2003 il fantastico debut album Valley of the Damned della band più internazionale del panorama power/speed metal. Infatti i componenti del gruppo provengono non solo da nazioni diverse, ma anche da continenti diversi: il vocalist è sud africano, i due chitarristi sono uno neozelandese e l’altro asiatico, tastierista è ucraino e per finire il batterista è francese! La band, proveniente da Londra, propone un power metal potente, melodico e veloce … da loro definito “Estreme power metal”.
Si formano nel 1999 con il nome di Dragonheart e pubblicano nel 2000 il demo autoprodotto Valley of the Damned ma nel 2001 per evitare omonimie lo cambiano il monicker in Dragonforce (a mio giudizio più appropriato visto l’impatto della loro musica).
Già noti nell’underground metal, sono stati support band a Halford, Stratovarius e Virgin Steele.
L’album si apre con Invocation of the Apocalyptic Evil, una strana breve intro che ci proietta nella Valley of the Damned: un power metal melodico veloce con ottimo lavoro di batteria (che caratterizzerà tutto l’album). Un pezzo molto helloweeniano dove si alternano parti più cadenzate ad altre veloci ben interpretato dal bravo vocalist ZP Theart dotato di una timbrica particolare che si esprime al meglio su tonalità alte senza assumere l’effetto “sirena”. I Dragonforce sono solo all’inizio e subito arriva Black Fire dall’inizio veloce e potente, ma sempre con quel gusto per la melodia che impreziosisce ogni song e dotato di un break centrale che annuncia degli assoli suonati a velocità incredibili. Ebbene ci troviamo di fronte ad una band tecnicamente ben preparata in ogni reparto!
Black Winter Night ci riporta ad un inizio stile U2, sognante .. ma dura pochi secondi perché il batterista detta i tempi .. e che tempi .. incredibile una song fantastica con i ritornelli sorretti da trionfali tastiere da sentire e risentire veloce, velocissima: un gioiello di estreme power metal!
Finalmente c’è il tempo per una deliziosa ballata, Starfire, di Bonjoviana memoria dall’inizio voce/piano, per dar spazio poi a chitarre e batteria ad accompagnare lo splendido cantato di ZP Theart.

  • La band ritorna su sonorità più metal con la canonica e poco ispirata Disciples of Babylon che si segnala più che altro per la parte centrale caratterizzata da un lungo momento semi acustico, forse l’episodio più debole dell’album.
    Ci avviciniamo alla fine dell’album ma la “forza del drago” si fa sentire con le veloci e splendide Revelations e soprattutto Evening Star (dall’inizio dolce e melodico ma …) scandite da instancabili ritmiche serrate, cori epici e lunghi assoli di pregevole fattura (dal sapore heavy classico per la prima song e power speed per la seconda).
    Chiude il tutto Heart of a Dragon che ricalca le orme dei Manowar per epicità lanciandosi poi in una nuova cavalcata power speed: la degna conclusione per un cd da ascoltare e riascoltare.
    Anche l’album come la band gode di una certa internazionalità artistica, infatti è stato registrato in 3 diverse località tra Maggio ed Ottobre 2002: le parti di batteria (davvero mostruosa, ascoltare per credere) sono state registrate presso i Jailhouse Studio in Danimarca con la prestigiosa produzione dell’esperto Tommy Hansen (che ha prodotto tra l’altro i 2 Keeper degli Helloween) mentre il resto delle registrazioni è avvenuto presso i Thin Ice Studios con la produzione di Karl Groom (Threshold) e negli studi casalinghi del chitarrista Herman Li.

    Le ottime canzoni, l’egregia produzione e l’energia che sprigiona quest’album, fanno sì che sia un must per ogni defender o amante del power speed in generale.
    Track list:

    1. Invocation of the Apocalyptic Evil
    2. Valley of the Damned
    3. Black Fire
    4. Black Winter Night
    5. Starfire
    6. Disciples of Babylon
    7. Revelations
    8. Evening Star
    9. Heart of a Dragon
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