Recensione: Vast Oceans Lachrymose
Autori di un debutto alquanto interessante datato 1998 e che risponde al nome di Sorrow Of The Angels, gli americani While Heaven Wept, negli anni successivi, non si sono di certo persi per strada, guadagnandosi sulla lunga distanza lo status di una delle band più interessanti del panorama doom melodico mondiale con il successivo e ottimo Of Empires Forlorn (datato 2003, appunto). Dopo un cambio di etichetta che li ha visti passare alla nostrana Cruz Del Sur Music, il combo di Dale City torna quindi sul mercato con Vast Oceans Lachrymose, il terzo full-length ufficiale della lunga carriera cominciata nel lontano 1989, e con qualche altra novità decisamente degna di nota.
Difatti Vast Oceans Lachrymose è un disco che segna un netto cambio di rotta per il sound della band statunitense: abbandonate le partiture più doom-oriented del passato, i While Heaven Wept decidono di rimescolare le carte e di dare alla luce un sound di stampo nettamente più heavy. Ricetta che più classica non si può, certo, dove vengono comunque mantenute le atmosfere epiche dei dischi precedenti. Resta però il fatto che il risultato finale è tutt’altro che fallimentare, visto che a farla da padrona è una brillantezza compositiva che è stata da sempre messa in mostra, anche con le release precedenti. I brani a disposizione, oltre a godere di una produzione al passo coi tempi e curata nei particolari, sono a tutti gli effetti coinvolgenti, grazie soprattutto ad una componente melodica vincente, accompagnata da strutture ritmiche piuttosto solide sulle quali si regge l’ottima prova vocale del nuovo arrivato Rain Irving.
Pochi i cali di tensione rilevabili all’interno del disco, compresa anche un’apertura apparentemente ostica affidata al colosso The Furthest Shore, brano di ben quindici minuti di durata che risulta essere comunque piuttosto scorrevole, grazie soprattutto alle già citate e vincenti escursioni melodiche che ne caratterizzano le partiture, e ad una parte iniziale dal sapore nettamente più heavy/power diretta al punto giusto. Buoni anche i restanti episodi (le melodie struggenti della splendida Vessel su tutti) di una tracklist dove la proposta musicale adottata, oltre ad essere una vera e propria novità per il combo americano (come già ampiamente sottolineato), resta effettivamente priva di ambizioni innovative, senza comunque perdere una certa solidità che la rende piacevole all’ascolto, anche dopo numerosi giri del lettore.
Tante le novità in casa While Heaven Wept dunque. Il combo statunitense ha sì deciso di ridefinire quasi totalmente il proprio sound e di affidarsi comunque a coordinate stilistiche prive di innovazione, ma è anche riuscito a centrare in pieno il bersaglio con una manciata di brani tutt’altro che banali e scontati. Vast Oceans Lachrymose farà sicuramente storcere il naso ai seguaci del vecchio corso della band, ma riuscirà anche a guadagnarsi l’attenzione degli estimatori di melodie ed atmosfere più epiche.
Angelo ‘KK’ D’Acunto
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Tracklist:
01 The Furthest Shore
02 To Wander The Void
03 Living Sepulchre
04 Vessel
05 Vast Oceans Lachrymose
06 Epilogue